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Problematiche nello smaltimento dei rifiuti organici, le Srr del Trapanese a confronto con la Regione

13 Marzo 2019 16:41, di Redazione
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Due riunioni al Dipartimento regionale delle Acque e dei Rifiuti

Le problematiche relative al conferimento dei rifiuti organici sono state oggetto di due riunioni svoltesi al Dipartimento regionale delle Acque e dei Rifiuti. Alla prima era presente Nicolò Catania, presidente della Srr Trapani sud e sindaco di Partanna insieme ai tecnici della Trapani Servizi, al commissario straordinario di Castelvetrano Salvatore Caccamo e al sindaco di Poggioreale Girolamo Cangelosi. L'incontro con l’assessore regionale ai Rifiuti e ai Servizi di pubblica utilità Alberto Pierobon era volto a trovare un’intesa per riacquisire la titolarità e disponibilità del Polo tecnologico di Castelvetrano che consentirebbe di risolvere almeno nell’immediato - e in prospettiva anche nel lungo periodo - il problema del trattamento dell’organico.
Nella giornata di ieri, invece, Catania e il presidente della Srr Trapani nord Alberto Di Girolamo, insieme ai tecnici responsabili delle due società, hanno interloquito con il responsabile dell’ufficio speciale regionale per la differenziata, Salvo Cocina e i tecnici del Dipartimento per concordare una pianificazione che permetta di evitare situazioni di emergenza. In particolare i presidenti delle Srr hanno evidenziato i problemi legati agli alti costi di conferimento che mettono in serie difficoltà i Comuni del trapanese. Insieme ai tecnici della Trapani Servizi, intervenuti agli incontri, sono state avanzate proposte tecniche per permettere di abbassare i costi e trovare una soluzione in tempi brevi.
"Abbiamo delineato un piano – afferma Catania – improntato alla celerità, per cercare di risolvere una questione che, in caso di mancato accordo, potrebbe portarci rapidamente a dover gestire un’emergenza sanitaria in tutti i comuni delle due Srr. Le criticità maggiori riguardano il sistema di smaltimento la cui spesa grava pesantemente sui cittadini dei centri coinvolti e sulle società di regolamentazione. La carenza di impianti di compostaggio che, oltretutto, non sono messi in condizione di operare efficacemente e i frequenti periodi di fermo ai quali sono sottoposti per carenze nelle manutenzioni, a fronte di un incremento della raccolta differenziata, comportano il rischio di vedere conferito l'organico nelle discariche per l'indifferenziata. Restiamo, quindi, attenti e continuiamo a lavorare sulla questione per trovare presto una soluzione definitiva ed economica che non gravi con costi esagerati sui cittadini”.  

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