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Economia

Prestiti e finanziamenti: principali tipologie e cose importanti da sapere

15 Giugno 2023 09:00, di Eros Santoni
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A tutti può capitare di avere bisogno di liquidità aggiuntiva per soddisfare un bisogno, pagare una spesa improvvisa o concedersi qualche vizio dopo una vita di sacrifici e duro lavoro. Al giorno d'oggi le possibilità per ottenere un prestito sono tantissime e il credito è diventato estremamente accessibile, anche a chi lavora come libero professionista.

Grazie al web, infatti, è possibile confrontare le offerte di cessione su questo sito di comparazione, oppure chiedere preventivi rapidi in base alla cifra di cui abbiamo bisogno e al numero di rate che ci interessa pagare. Prima di procedere con la richiesta di un prestito, che sia esso una cessione del quinto o un prestito finalizzato, vorremmo illustrare quali sono le principali tipologie di credito esistenti, suddividendole tra quelle destinate ai dipendenti e quelle per i liberi professionisti.

 Prestiti per dipendenti
I prestiti per dipendenti sono un tipo comune di finanziamento offerto da banche e istituti finanziari a chi ha un contratto di lavoro e, dunque, è in possesso di una busta paga. In pratica sono prestiti rivolti a coloro che hanno un reddito da lavoro dipendente e che, solitamente, prevedono la presentazione di un contratto di lavoro o delle ultime buste paga come prova di reddito. I prestiti per dipendenti possono essere utilizzati per diverse finalità, come ad esempio per l'acquisto di una casa, un'auto o per finanziare spese impreviste. È importante tenere presente che le condizioni e i tassi di interesse possono variare tra i diversi istituti finanziari, pertanto è consigliabile confrontare le offerte disponibili prima di prendere una decisione. Tra le formule più in voga c’è quella della cessione del quinto, un prestito comodo e garantito che prevede il prelievo della rata direttamente dalla busta paga.

Finanziamenti per liberi professionisti
Diverso è il caso dei liberi professionisti come avvocati, medici, architetti e consulenti. Questi lavoratori autonomi possono aver bisogno di finanziamenti per espandere la propria attività o, semplicemente, far fronte ad una spesa per la quale necessitano di ulteriore liquidità. Tuttavia non dispongono di busta paga, ragion per cui le banche, in passato, si sono dimostrate più restie nel concedere liquidità. Al giorno d’oggi le cose sono cambiate. Difatti esiste una grande branca di prestiti finalizzati e non finalizzati pensati proprio per i liberi professionisti. Per ottenerli basta presentare l’apposita documentazione, cioè la dichiarazione dei redditi, la visura camerale e, a garanzia ulteriore, le referenze di un contatto di fiducia che agirà in qualità di garante. Le banche e gli istituti finanziari, dunque, richiedono una documentazione specifica per valutare la solidità finanziaria del professionista, come ad esempio bilanci, dichiarazioni dei redditi e piani aziendali. In ogni caso è sempre consigliabile consultare un consulente finanziario o un commercialista per non commettere errori e valutare la soluzione più adatta in base al proprio fatturato.

Informazioni importanti da conoscere Prima di richiedere un prestito o un finanziamento, è fondamentale informarsi adeguatamente sulle condizioni contrattuali e sui termini di rimborso. Alcuni dei punti da tenere in considerazione includono il tasso di interesse, le spese di gestione, le penalità per pagamenti anticipati o ritardati e le eventuali garanzie richieste. È sempre consigliabile leggere attentamente il contratto e, se necessario, chiedere chiarimenti all'istituto finanziario prima di firmare l'accordo. Inoltre suggeriamo vivamente di valutare attentamente la propria capacità di rimborso per evitare che la banca non approvi il finanziamento, facendo slittare l’avvio delle pratiche di trenta giorni.

La normativa in Italia In Italia, come spiegato dalla guida del Ministero delle Imprese, i consumatori sono tutelati da leggi specifiche volte a proteggerli dai tassi di interesse e a garantire la trasparenza nelle pratiche finanziarie. La legge, infatti, prevede che le informazioni sulle condizioni del prestito siano fornite in modo chiaro e comprensibile, e che i consumatori abbiano il diritto di recedere dal contratto entro un certo periodo di tempo. Inoltre vi è un controllo costante sui tassi di interesse e una specifica normativa, valida anche a livello europeo, che prevede il supporto adeguato anche a clienti che non hanno dimestichezza con il mercato finanziario.

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