Presidenza della Repubblica: ancora nulla.
Domani alle 11 la terza votazione.
Come era prevedibile anche oggi, al secondo scrutinio, c'è stata un'altra fumata nera per l'elezione del nuovo Capo dello Stato e l'Italia è ancora senza un nuovo Presidente della Repubblica. Proclamando il risultato dello spoglio il presidente della Camera Roberto Fico ha detto che nessuno ha raggiunto il quorum previsto dalla Costituzione dei due terzi dei componenti del Collegio. Servirà una nuova votazione infatti, la terza, ma questo non rappresenta un fatto nuovo nella storia della nostra Repubblica; al primo colpo è successo pochissime volte che il Paese potesse dire di avere un inquilino al Quirinale.
Al secondo scrutinio le schede bianche sono state 527 mentre ieri erano state 672. Le schede nulle sono pari a 38. L'attuale Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il giurista Maddalena sono stati i più votati, sia l'uno che l'altro hanno preso 39 voti nella seconda votazione.
Dal centrodestra sono arrivati una terna di nomi una donna e due uomini: Letizia Moratti, ex contestatissima ministro della pubblica istruzione del governo Berlusconi, Marcello Pera e Carlo Nordio. Matteo Salvini ha detto in conferenza stampa: " Nessuno di loro ha una tessera di partito in tasca ma hanno ricoperto ruoli importanti". Giorgia Meloni si è definita soddisfatta per la compattezza e l'unità che la coalizione di centrodestra sta dimostrando: " Stiamo cercando di evitare che sull'elezione del Capo dello Stato la politica dia una pessima immagine continuando a perdere giorni".
Il coordinatore di Forza Itaia Antonio Tajani ha aggiunto: " Il centrodestra mette il meglio di se e tutte le risorse possibili in campo per servire la Repubblica e la nostra patria".
Dallo schieramento opposto si sa solo attraverso una nota congiunta rilasciata al termine della riunione tra Pd, M5s, e Leu alla Camera che " Non contrapponiamo una nostra rosa di nomi di candidati al Quirinale. Pur rispettando le scelte del centrodetra non riteniamo che su quei nomi si possa sviluppare quella larga condivisione che in questo momento è necessaria" affermano Giuseppe Conte, Enrico Letta e Roberto Speranza dopo il vertice di centrosinistra.
Il leader del Partito Democratico Letta assediato dai cronisti ha solamente fatto sapere che " ci chiuderemo in una stanza e troveremo un'intesa. Butteremo via le chiavi , pane e acqua fino a quando non arriviamo ad una soluzione, domani sarà il giorno chiave".
Appuntamento a domani alle 11 per una nuova votazione, la terza.
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