Palermo – I Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo nell’ambito del dispositivo operativo di controllo ai flussi di merci e passeggeri sbarcanti dalle motonavi in approdo presso lo scalo portuale del capoluogo, hanno individuato e tratto in arresto due persone su cui pendevano misure di restrizione della libertà personale e che si erano sottratte agli ordini dell’Autorità Giudiziaria.
In particolare, le fiamme gialle in servizio presso il 1° Nucleo metropolitano del Gruppo di Palermo hanno individuato, tra i numerosi turisti in transito e persone in rientro in Sicilia provenienti rispettivamente a bordo delle navi in arrivo da Livorno e Genova, le due persone destinatarie di misure di restrizione della libertà personale e che, volontariamente, si erano sottratti a tali misure.
Gli stessi si erano resi irreperibili per la giustizia italiana e si erano stabiliti all’estero.
Il primo proveniva dalla Germania e avrebbe dovuto scontare una pena per reati di violenza privata emessa dal Tribunale di Gela. I finanzieri dopo l’arresto lo hanno condotto, come disposto dall’Autorità giudiziaria, agli arresti domiciliari.
Il secondo uomo rientrava in Sicilia dalla Svizzera. Nei suoi confronti pendeva un provvedimento di carcerazione per vari reati tra i quali truffa e altri contro la persona, emesso a seguito di sentenze emanate dal Tribunale di Trapani. Il condannato è stato quindi tradotto presso la Casa Circondariale “Pagliarelli – Antonio Lorusso” di Palermo, per l’espiazione delle previste pene.
Dall’inizio dell’anno sono stati 4 i soggetti che, volontariamente sottrattisi a misure di restrizione della libertà personale, sono stati fermati dalle fiamme gialle che presidiano il porto di Palermo.