Bersani candidato premier

Le Primarie del centrosinistra non hanno riservato scossa alcuna. Alla fine ha vinto, come da pronostico, il segretario del Pd. Il margine è di quelli...

Le Primarie del centrosinistra non hanno riservato scossa alcuna. Alla fine ha vinto, come da pronostico, il segretario del Pd. Il margine è di quelli che non consentono repliche: 60 a 40. Ma, aldilà del risultato finale, queste primarie hanno confermato come una larga parte del Pd sia in attesa di quel rinnovamento predicato da Renzi e confermato, seppure con "moderazione" dallo stesso Bersani. La classe politica italiana deve darsi una smossa, lo dicono tutti a parole ma è giunto il momento dei fatti. Di fronte ad un elettorato disilluso che, come successo in Sicilia, ha disertato le urne, queste primarie hanno invece mostrato una grande partecipazione popolare, a dimostrazione che il cittadino-elettore, coinvolto in un processo di partecipazione, va alle urne. Fare sentire chi vota protagonista è quindi la ricetta migliore per ridare valore al voto, alla democrazia. Inoltre il centrosinistra, ed il Pd in particolare, con queste Primarie hanno ottenuto un risultato di promozione significativo. I sondaggi lo hanno visto crescere sino al 30 per cento, risultato che è il frutto di un "battage" mediatico forte, con ben cinque attori sulla scena e due protagonisti che, ognuno nel suo ruolo, hanno rappresentato una larga fetta dell'Italia ed in cui in tanti, anche chi di centro sinistra non è, si sono riconosciuti. Insomma, pare che non sia più il tempo di "un uomo solo al comando". Ma è così? Il resto, nella prossima puntata.

© Riproduzione riservata