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Palermo | Salute

Policlinico, eseguito intervento di reimpianto di un braccio: prima volta in Sicilia

02 Marzo 2023 14:23, di Redazione
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Nell’unità operativa di Chirurgia Plastica

Per la prima volta in Sicilia, presso il Centro di riferimento per i traumi amputativi dell’unità operativa complessa di Chirurgia Plastica del Policlinico, è stato effettuato il reimpianto di un braccio. L’operazione, rara e complessa non solo tecnicamente, ma anche dal punto di vista organizzativo, è stato eseguito su una donna calabrese di 62 anni. «Questo intervento rappresenta un successo senza precedenti nell’Italia meridionale, – afferma il chirurgo plastico Pierfrancesco Pugliese che insieme al collega Massimiliano Tripoli ha eseguito il reimpianto – molti dei traumi che trattiamo provengono dall’Italia peninsulare e stiamo invertendo lo storico flusso di pazienti dal Sud verso i centri del Nord Italia»

È il 31 gennaio 2023 quando la signora, controllando la macchina per le spremiture delle olive nel suo frantoio in un paese in provincia di Vibo Valentia, a causa di un attimo di disattenzione, subisce l‘amputazione del braccio destro. La paziente, nonostante il grave trauma, riesce a chiamare i soccorsi e viene trasportata dapprima presso il Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria, quindi, con l’elisoccorso, presso l'AOU Policlinico “Paolo Giaccone†di Palermo. 

Ad accoglierla c’è l’equipe specialistica multidisciplinare - costituita da chirurghi plastici, ortopedici, anestesisti specializzati in interventi per gravissimi traumi e di lunga durata, e infettivologi - del CUMI, il Centro di riferimento per i traumi amputativi dell’unità operativa di Chirurgia plastica. Reimpiantare un arto vuol dire affrontare la complessità di trattare e riattaccare contemporaneamente e tempestivamente differenti tessuti: ossa, muscoli, nervi, tendini, ma soprattutto arterie e vene, le uniche che possono garantire al braccio di sopravvivere. 

L’intervento chirurgico è durato circa 10 ore, durante le quali i medici si sono avvicendati senza sosta, nei differenti tempi ricostruttivi. Successivamente la paziente è stata trasferita in terapia intensiva per controllare lo stato generale e locale per l’alto rischio di mortalità o di perdita dell’arto cui questi traumi sono associati. A distanza di un mese dall’intervento, la paziente è in ottime condizioni di salute e il reimpianto è attecchito con successo. Fondamentale è stata la tempestività di comunicazione tra il GOM di Reggio Calabria e la pronta risposta della unità operativa di Chirurgia plastica dell'AOUP di Palermo. 

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