Pirateria somala. D'Alì e Poma solidali
Trapani, 26 aprile 2011 – Il senatore Antonio d’Alì, questo pomeriggio, ha chiamato al telefono i familiari del marittimo marsalese Antonino Di Girol...
Trapani, 26 aprile 2011 – Il senatore Antonio d’Alì, questo pomeriggio, ha chiamato al telefono i familiari del marittimo marsalese Antonino Di Girolamo, direttore di macchina della motonave italiana sequestrata giovedi' scorso da pirati somali mentre navigava nel mare arabico diretta in Iran, rassicurandoli sulla salute del loro congiunto. D’Alì ha confermato alla moglie del comandante Di Girolamo che la "Rosalia d'Amato", con a bordo i ventidue componenti dell'equipaggio, si trova a poco meno di tre chilometri al largo delle coste somale e sotto la sorveglianza, a vista, di una unità della marina militare italiana, in servizio di pattugliamento in quelle acquee proprio per controllare il fenomeno della pirateria. Tutti stanno bene ed in buona salute anche se a bordo ci sono gli uomini armati che hanno abbordato il mercantile. «I nostri militari controllano l’area in cui si trova la "Rosalia d'Amato" – afferma il senatore d’Alì –, mentre funzionari della Farnesina, e lo stesso ministro degli esteri, Franco Frattini, che ho più volte sentito in questi giorni, stanno seguendo puntualmente l’evolversi della situazione in collegamento con l’armatore. Sono fiducioso che a breve il mercantile potrà riprendere la navigazione sotto la scorta della nostra marina militare». Intanto, a nome suo personale e dell’intero Consiglio Provinciale, il Presidente Peppe Poma ha scritto oggi al Ministro degli Esteri, Franco Frattini, sollecitandone l’ulteriore impegno, ed ha voluto altresì esprimere tutta la possibile vicinanza e solidarietà umana alla moglie e ai due figli di Antonino Di Girolamo nonché all’intera marineria di Marsala che stanno vivendo giorni di notevole angoscia anche se, per fortuna,le notizie fin qui diramate dalla Farnesina confermano che il marittimo marsalese e gli altri componenti dell’equipaggio in questione stanno bene. Auguriamoci – sottolinea il Presidente Poma - che la situazione possa risolversi per il meglio e, soprattutto, nel più breve tempo possibile, così come già avvenuto per altri casi analoghi. Per questo, ho ritenuto opportuno che anche dal Consiglio Provinciale di Trapani si levasse, unanime e forte, l’auspicio e la richiesta, al nostro Ministro degli Esteri, al quale ho fatto pervenire un’apposita nota, di continuare a fare tutto quanto possibile, di non lasciare nulla di intentato per giungere, senza rischi di sorta, alla liberazione e al ritorno a casa di Antonino Di Girolamo e dell’intero equipaggio della motonave italiana oggetto di questa inaccettabile azione di pirateria verso la quale, a nome di tutti i gruppi politici consiliari, esprimo ferma e convinta condanna nella speranza,contemporaneamente, che diplomazia e Governi internazionali vogliano e sappiano mettere in atto tutte le contromisure atte a riportare la pace e la convivenza civile in Somalia ed in tutte le altre travagliate regioni del Continente africano la cui estrema instabilità costituisce il fertile humus da cui trae origine il grave e triste fenomeno della moderna pirateria.
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