Pesca di frodo: sequestrati quattromila ricci

Stavano pescando ricci all'interno della zona C dell'Area marina protetta "Isole Egadi" ma sono stati sorpresi da una motovedetta dei Carabinieri, la ...

Stavano pescando ricci all'interno della zona C dell'Area marina protetta "Isole Egadi" ma sono stati sorpresi da una motovedetta dei Carabinieri, la CC 237 della Compagnia di Trapani. I militari stavano svolgendo un monitoraggio della zona quando si sono imbattuti in un'imbarcazione con quattro uomini a bordo. I controlli, effettuati dopo aver condotto il natante al porto di Favignana, hanno consentito di rinvenire 4.000 ricci di mare e attrezzi per la pesca di questi esemplari. Ai pescatori - di provenienza palermitana - sono state comminate sanzioni amministrative per circa 12.000 euro, gli attrezzi sequestrati, mentre i ricci - per fortuna ancora vivi - sono stati rilasciati in mare. “La pesca subacquea sportiva con autorespiratori – ha commentato il direttore dell’Area marina protetta Stefano Donati – è un reato penale e con le nuove sanzioni previste dalla legge, fino a 12.000 euro, abbiamo finalmente misure di deterrenza efficaci. Il fenomeno del bracconaggio dei ricci è ancora un’attività gestita in maniera organizzata, in tutta la Sicilia, difficile da sradicare, ma registriamo sempre più successi delle Forze dell’Ordine e la collaborazione dei cittadini che segnalano gli abusi”.

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