Febbraio è il mese che ci regala il Carnevale, San Valentino e le prime avvisaglie della primavera. Ma è anche il mese più corto dell’anno, con soli 28 giorni, eccezion fatta per gli anni bisestili in cui se ne aggiunge uno. Perché proprio febbraio ha questa particolarità? La risposta affonda le sue radici nell’antica Roma, tra riforme di imperatori, dispute politiche e calcoli astronomici.
La spiegazione più accreditata risale al periodo di Numa Pompilio, il secondo re di Roma (VII secolo a.C.), che riformò il calendario romano. Prima della sua riforma, l’anno aveva solo 10 mesi e cominciava a marzo, escludendo completamente il periodo invernale. Numa aggiunse gennaio e febbraio per allineare il calendario al ciclo lunare, assegnando a febbraio 28 giorni poiché era il mese dedicato ai rituali di purificazione (februa) in onore del dio Februus e della dea Febris.
Nel 46 a.C., Giulio Cesare introdusse il calendario giuliano, che si basava sul ciclo solare anziché lunare. Secondo questa nuova struttura, febbraio aveva 29 giorni e un 30º giorno ogni quattro anni negli anni bisestili. Tuttavia, con l’ascesa di Ottaviano Augusto, il mese di agosto (che originariamente aveva 30 giorni) venne portato a 31 per non essere inferiore a luglio, dedicato a Giulio Cesare. Per compensare, si tolse un giorno a febbraio, che rimase definitivamente con 28 giorni negli anni comuni e 29 nei bisestili.
Il calendario gregoriano, introdotto da Papa Gregorio XIII nel 1582, confermò febbraio come il mese più corto, mantenendo l’alternanza tra 28 e 29 giorni negli anni bisestili. Tuttavia, nella storia ci sono state alcune eccezioni:
Febbraio potrebbe essere il mese più corto dell’anno, ma la sua storia è lunga e affascinante. Dalle antiche tradizioni romane alle riforme imperiali, dalle anomalie storiche alle simbologie culturali, questo mese ha attraversato i secoli mantenendo la sua unicita. E la prossima volta che ti chiederai perché febbraio ha solo 28 giorni, ricorda che la risposta è un viaggio nel tempo tra leggende, potere e astronomia.