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Pallacanestro Trapani verso la sfida con Agrigento, i "numeri" degli avversari - Trapani Oggi

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Pallacanestro Trapani verso la sfida con Agrigento, i "numeri" degli avversari

15 Aprile 2016 13:36, di Niki Mazzara
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Prosegue il lavoro della Pallacanestro Trapani in vista dell’ultimo impegno esterno della stagione regolare. Domenica prossima alle 18, i granata gioc...

Prosegue il lavoro della Pallacanestro Trapani in vista dell’ultimo impegno esterno della stagione regolare. Domenica prossima alle 18, i granata giocheranno ad Agrigento, nella gara valida per la ventinovesima giornata di A2 Citroën, girone ovest. Agrigento è una squadra con un impianto di gioco solido che alterna gioco controllato e mirati lampi in transizione e sta confermando ai livelli che la scorsa stagione la portarono ad un passo dal paradiso, stazionando sin dall’inizio del campionato ai vertici della classifica. Coach Franco Ciani è una garanzia e la scelta estiva di confermare il gruppo di italiani sta garantendo ottimi dividendi. La coppia USA, inoltre, si è inserita alla perfezione in un sistema che funziona come un orologio. La meticolosa applicazione difensiva è, poi, il marchio di fabbrica che garantisce la necessaria sicurezza quando la fluidità offensiva non è delle migliori. Passiamo ora ai singoli componenti del roster. Il playmaker è Alessandro Piazza (1987), regista tascabile, che fa della difesa e dei ritmi alti le sue peculiarità. Nel corso della stagione è rimasto a lungo fuori per infortunio, e di questo ne sta pagando le conseguenze, come dimostrano i numeri in calo rispetto al passato. Nonostante ciò, continua a dirigere magistralmente l’orchestra di coach Ciani, rifornendo di assist i compagni e rendendosi pericoloso in uno contro uno. Nelle gare finora disputate ha messo a referto 6.5 p.ti, 3.3 falli subiti e 1.8 recuperi di media. Interessanti, inoltre, i 3.1 rimbalzi catturati ad incontro (misura 175cm!), mentre risulta addirittura stratosferico alla voce assist (4.1 di media). Migliorabile, invece, il tiro (26% da due, 32% da tre). La guardia è Kelvin Martin (1989), che si sta rivelando un raro caso di U.S.A. pronto a sacrificarsi in difesa per la squadra, pur non facendo certo mancare buoni bottini sull’altro lato del campo. La sua attitudine ad andare forte a rimbalzo è poi un’ulteriore arma a disposizione dei biancoazzurri. Ecco i suoi numeri fino a questo momento: 17.2 p.ti, 6.3 rimbalzi, 3.9 falli subiti e 2.2 recuperi a match. Interessanti anche le percentuali dal campo (54% da due, 43% da tre). Dalla lunetta, però, è meno efficace (62%). Atleta di una continuità disarmante! L’ala piccola è l’ex Marco Evangelisti (1984), ex di giornata. Protagonista delle fortune di Agrigento, la sua arma preferita rimane il micidiale tiro dalla distanza. Sta contribuendo alla causa con 15 p.ti, 4.3 falli subiti e 2.4 assist ad allacciata di scarpe. Conclude da tre con un ottimo 38%, mentre non è certo consigliabile spendere fallo su di lui nei momenti caldi, poiché dalla lunetta è pressoché infallibile (91%). L’ala forte è Albano Chiarastella (1985), che riveste alla perfezione il ruolo di “quattro” atipico, prediligendo il gioco fronte a canestro. Così facendo, porta i più lenti avversari lontano dall’area colorata, in terre a loro meno congeniali. Non è certo un intimidatore d’area, ma fa valere con astuzia le sue doti tecniche da esterno puro. Le sue cifre attuali: 8.5 p.ti, conditi da 6.3 rimbalzi a gara. Discrete le percentuali, sia da due (44%), sia dalla distanza (38%). Da segnalare anche i 3.1 assist distribuiti di media, che testimoniano il suo ruolo di regista occulto del team agrigentino. Ha saltato le ultime gare e rimane in dubbio anche nel derby contro i granata. Sotto canestro troviamo Scott Eatherton (1991), che, nonostante arrivi in Europa direttamente dal College, non ha patito alcun problema di ambientamento e si è fatto trovare pronto fin da inizio stagione. Mette a referto 12.3 p.ti (62% da due) e 7.9 rimbalzi per partita. La mano educata lo porta a tentare ogni tanto anche il tiro da fuori (37% da tre), mentre le sue doti atletiche spingono spesso gli avversari a cambiare le parabole di tiro, per sfuggire a poderose stoppate (2 ad incontro). Dalla lunetta sono, invece, dolori (59%). Titolare aggiunto della Moncada è il play-guardia Andrea Saccaggi (1989), che sta letteralmente raddoppiando i numeri della passata stagione. Il tiro da fuori rimane il suo marchio di fabbrica, ma sta trovando fiducia anche nella gestione della palla, nonché nel prendersi qualche iniziativa in più in uno contro uno. Finora incide non poco con 14.8 p.ti, 3.8 falli subiti, 2.3 assist, il 56% da due ed un notevole 40% da tre, dato ancor più rilevante considerando i quasi sette tentativi di media. Unico neo, le 2.8 palle perse a gara. Una preziosa mano arriva anche dal sempre più convincente lungo Quirino De Laurentiis(1992), che sta sensibilmente migliorando le precedenti medie stagionali, portando in dote alla causa 5.7 p.ti, 3.5 rimbalzi, un ottimo 68% da due ed un discreto 38% da tre (che fotografano a dovere la sensibilità delle sue mani). Trova sempre più spazio anche Federico Vai, ala piccola del 1995 che va a referto con 3 p.ti a gara, nei quasi 12’ di permanenza media sul parquet, colpendo con efficacia da oltre l’arco dei 6.75 (42% da tre). Da qualche giornata, alla corte di coach Ciani è arrivato da Torino anche il playmaker Bruno Mascolo (1996), interessante prospetto già nel giro delle nazionali giovanili, che dà profondità alle rotazioni di Agrigento in un ruolo che è stato fortemente condizionato dai vari infortuni occorsi a Piazza. Rimane sul parquet quasi 17’ a match, facendosi trovare pronto e garantendo un contributo di assoluta qualità. Completano, infine, l’organico il centro del 1995 Vittorio Visentin, l’ala piccola del 1996 Francesco Morciano, ed il playmaker del 1998 Giuseppe Cuffaro, che finora sono rimasti ai margini delle rotazioni.

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