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Pallacanestro Trapani verso il campionato

14 Settembre 2012 10:03, di Niki Mazzara
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Foto di Francesco Mazzara Trapani, 14 settembre 2012- Dopo l’amichevole contro Agrigento di mercoledì scorso, la Pallacanestro Trapani ha svolto ier...

[caption id="attachment_18113" align="alignleft" width="300"] Foto di Francesco Mazzara[/caption] Trapani, 14 settembre 2012- Dopo l’amichevole contro Agrigento di mercoledì scorso, la Pallacanestro Trapani ha svolto ieri una seduta defaticante e oggi tornerà a lavorare sia al mattino (ore 9.30) che al pomeriggio. Domani, dopo il lavoro fisico del mattino, nel pomeriggio (ore 18, PalaDespar) è fissata una gara amichevole contro la Nuova Pallacanestro Marsala, squadra che disputerà il campionato di DNC. Intanto  l'esito della risonanza magnetica cui si è sottoposto Matias Degregori ha confermato la precedente diagnosi dello staff medico e in particolare del dottor Diego Casano: la distorsione alla caviglia sinistra rimediata dal play-guardia granata è piuttosto seria e gli impedirà di tornare in campo prima di altre due settimane. La speranza è di poterlo vedere tra i dieci convocati nella gara d’esordio in campionato del 30 settembre contro Gaeta. Ma è non è affatto sicuro che Degregori possa recuperare per quella data. Intanto, ovviamente, l’atleta ha iniziato la fase di recupero e si sottopone ogni giorno a terapia. Sul momento attuale il commento di Ariel Svoboda, guardia Pallacanestro Trapani: “La nostra è una squadra forte, costruita per fare bene e sicuramente in grado di poter lottare per la promozione. Però tutti quanti dobbiamo aver presente che il prossimo sarà un campionato completamente diverso da quello dello scorso anno: incontreremo molte più difficoltà e sicuramente affronteremo avversarie più competitive. A noi tocca lavorare duro e mettere i presupposti per vivere un’altra stagione vincente. E’ vero, come e più della stagione passata, che all’interno del nostro gruppo ci sono diversi giocatori abituati ad essere riferimenti offensivi importanti per la propria squadra, anche a livello superiore. Ma non credo che questo costituirà un problema, perché quasi tutti siamo giocatori esperti, sappiamo cosa fare in campo, e siamo consapevoli che il bene della squadra viene sempre prima delle prestazioni dei singoli. Perciò, questo non è un aspetto che mi preoccupa”.

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