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Pallacanestro Trapani, parla coach Priulla

16 Agosto 2012 09:33, di Niki Mazzara
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Foto di Francesco Mazzara Trapani, 16 agosto 2012- In vista della ormai vicina riprea dell'attività agonistica con la preparazione pre campionato, l...

[caption id="attachment_13945" align="alignleft" width="300"] Foto di Francesco Mazzara[/caption] Trapani, 16 agosto 2012- In vista della ormai vicina riprea dell'attività agonistica con la preparazione pre campionato, l'addetto stampa della socità ha sentito coach Priulla per comprendere quale sarà il nuovo assetto della squadra. Ecco la intervista integrale. Ora che con l'arrivo dei giovani Ivan Morgillo e Gianluca Tredici il roster della Pallacanestro Trapani è al completo, abbiamo pensato di fare due chiacchiere con coach Flavio Priulla, cercando di carpirne alcune indicazioni sul modo in cui vorrà fare giocare la squadra granata. La scorsa stagione il leit-motiv tattico era spingere il contropiede a più non posso, anche per sfruttare la profondità di organico rispetto ad avversarie dai roster spesso risicati. Ora, in DNB, cosa cambia da questo punto di vista? “L’idea è quella di continuare a giocare a ritmi alti, abbiamo atletismo e dinamicità anche con i lunghi, siamo anche molto duttili con giocatori che possono ricoprire più ruoli; ma come lo scorso anno il nostro contropiede deve nascere da una buona difesa e proprio quest'ultima dovrà essere il nostro punto di forza”.  In attesa dell'esplosione dell’under Morgillo, hai a disposizione due lunghi di ruolo (Ianes e Tardito). Immagino che opterai spesso per quintetti veloci con dei “quattro” atipici. Dato che, rispetto a Mollura, Tredici ha caratteristiche più da esterno puro, chi tra gli esterni potrà giocare da ala forte? “Sia Costantino che Rizzitiello possono ricoprire efficacemente quel ruolo e questo ci permetterà di non perdere fisicità e allo stesso tempo di essere dinamici”.  Ove si consideri l'importanza di Virgilio per gli equilibri tattici della squadra e il fatto che dovrà prima di tutto garantire qualità, chi vedi al suo posto nel ruolo di playmaker quando rifiaterà in panchina? Il solo De Gregori? “De Gregori e Svoboda possono ricoprire più ruoli, tra cui quello del playmaker, e questo ci darà la possibilità di creare quintetti piccoli oppure più fisici; la rotazione a tre fra Virgilio, Degregori e Svoboda ci permetterà di avere sempre tanta qualità in campo. Inoltre, sarà importante capire che spazio si potrà ritagliare Giorgio Gentile”.  La squadra si presta a diverse varianti tattiche. Potrai giocare con due lunghi di ruolo più Rizzitiello e Costantino, per un quintetto di peso, oppure con Tardito da “cinque” e quattro esterni, per un quintetto più frizzante. Ecco, dacci qualche anticipazione. “Beh, hai già detto tu: ripeto, è una squadra costruita per essere più profonda possibile e avere molte soluzioni tattiche, spetterà chiaramente a noi saperle sfruttare”.  Che ruolo, all’interno degli equilibri di squadra, pensi di ritagliare ai due under Morgillo e Tredici? “Il ruolo è chiarissimo: Morgillo sarà nelle rotazioni dei lunghi e Tredici in quelle dei piccoli. Spetterà a loro rubare più minuti possibili ai giocatori senior, ma sicuramente non sono venuti a Trapani per scaldare la panchina! Morgillo dovrà far rifiatare soprattutto Ianes e Tredici dovrà ritagliarsi spazio nel ruolo di guardia e di ala piccola. Ma io cito pure Gentile, che quest'anno dovrà mettermi in difficoltà cercando di guadagnarsi minuti importanti. La stagione è lunghissima e tutti devono essere pronti a dare il proprio contributo”.  Più in generale, quale pensi sia il livello tecnico della DNB e quali le maggiori differenze con l'appena trascorso torneo di DNC. “Basta guardare i roster delle squadre partecipanti: tantissimi giocatori di DNA sono scesi a giocare in DNB, soprattutto nel girone C, alzando il livello del torneo in maniera consistente. Sembra proprio un campionato di DNA e anche gli allenatori delle varie squadre hanno un curriculum di tutto rispetto. Sarà un campionato duro e difficile, ma sicuramente bello, e noi vogliamo esserne protagonisti”.  Dato l’interesse suscitato tra i tifosi, ti chiediamo di spendere qualche parola sul mancato rinnovo del contratto con Marco Mollura. “Marco ha fatto una scelta, non credeva che potesse avere spazi importanti in questa squadra e ha deciso di andare in una squadra che gli potesse dare la possibilità di giocare tanto. Mi dispiace molto che non sarà più con noi, per me era uno degli otto giocatori su cui costruire la squadra e volevo che continuasse un percorso di crescita che lo avrebbe portato ad essere un giocatore importante per la società; ma forse in lui ha prevalso la voglia di giocare e di mettersi in discussione in maniera diversa e l’aspetto economico mi sembra solo un pretesto. Gli faccio comunque un grossissimo in bocca al lupo e lo abbraccio con affetto; lo seguirò con grande stima e attenzione, ricordandomi sempre di quei 25 minuti in cui tenne straordinariamente il campo a Ostuni, in stagione regolare, due stagioni fa”.

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