Palermo. I finanzieri sequestrano oltre 250 kg di artifici pirotecnici
A Termine Imerese sequestrate invece oltre 500 mascherine
I militari operanti, nel corso dell’ispezione visiva dei plichi, sono riusciti ad intravedere il simbolo del materiale esplodente, notando come alcuni di essi erano anonimi e sull’etichetta riportavano solo l’indicazione della via e del numero civico del recapito del destinatario, mentre altri presentavano recapiti ed indirizzi fasulli.
I baschi verdi hanno proceduto alla perquisizione dei plichi e al sequestro dei prodotti pirotecnici in quanto gli stessi – essendo classificati come artifici di categoria V gruppo “F2” ai sensi dell’art. 47 del T.U.L.P.S. – possono essere venduti solamente in negozi autorizzati, muniti di Licenza Prefettizia, e possono essere acquistati da persone maggiori di anni 18 munite di porto d’armi, veniva quindi, notiziata la locale Procura della Repubblica per violazione dell’art. 47 del T.U.L.P.S. e degli artt. 678 (“Fabbricazione o commercio abusivo di materiale esplodente”) e 648 (“Ricettazione”) del codice penale.
I Finanzieri del Gruppo di Termini Imerese, nell’ambito dell’intensificazione dei controlli volti a verificare il pieno rispetto delle misure adottate dal Governo per il contenimento dell’epidemia da COVID-19, hanno posto sotto sequestro amministrativo 578 mascherine di protezione (non presidio
medico), esposte per la vendita da un venditore ambulante presso il locale mercatino settimanale.
In particolare, le Fiamme Gialle hanno accertato che le mascherine, realizzate in stoffa, erano prive dei dati identificativi del produttore e/o distributore, e in alcuni casi senza i requisiti generali di sicurezza, in violazione della normativa nazionale sulla sicurezza dei prodotti (art. 6,
7,9, 11 e 12 del Codice del Consumo).
Inoltre sulle medesime non era espressamente specificato che non erano Dispositivi di Protezione Individuale, ciò in evidente contrasto rispetto a quanto indicato dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Il titolare della ditta è stato segnalato alla competente Camera di Commercio per l’irrogazione della sanzione amministrativa che varia da un minimo di €. 516 a un massimo di €. 25.823.
Continuano, incessanti, i controlli delle Fiamme Gialle in tutta la provincia palermitana, al fine di verificare il rispetto delle misure di sicurezza adottate dall’Autorità governativa nonché contrastare possibili speculazioni o insidie alla sicurezza derivanti dalla commercializzazione di materiale non conforme alle norme.
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