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    Palermo: Finanza sequestra 11 milioni di prodotti da fumo illegali
    Smantellata la filiera del contrabbando, denunciato il titolare di 11 esercizi commerciali
    Redazione20 Ottobre 2025 - Cronaca
  • Le sigarette elettroniche sequestrateCronaca

    Palermo – Maxi sequestro della Guardia di Finanza del comando provinciale di Palermo che attraverso una complessa attività investigativa condotta nel settore dell’importazione, distribuzione e commercializzazione di prodotti da fumo ha sequestrato circa 11 milioni e mezzo (di cui due milioni sono stati sequestrati presso l’importatore e distributore per tutta Palermo) tra sigarette elettroniche, cartine e filtri, per un peso complessivo di circa 770 chili. Si tratta di materiale che, qualora immesso sul mercato parallelo, avrebbe fruttato un introito di circa un milione di euro.

    Come nasce l’indagine

    I baschi verdi del gruppo Pronto impiego, hanno analizzato i flussi delle importazioni attraverso gli “spedizionieri” presenti in città, per individuare i principali importatori di prodotti da fumo e la successiva distribuzione ai canali di vendita, che, dal 2020, è prerogativa esclusiva dei tabaccai, per i quali è previsto il versamento all’erario di un’imposta di consumo.
    Dall’esame delle importazioni della merce nel capoluogo siciliano i finanzieri hanno scoperto come oltre ai canali ufficiali, che vedevano quali clienti le rivendite di tabacchi regolarmente autorizzate da licenza rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ci fosse un vero e proprio mercato parallelo gestito da società riconducibili a soggetti extracomunitari. Infatti, è emerso come un unico grosso importatore di questi prodotti, con sede a Partinico, rifornisse numerosi negozi di oggettistica e articoli per la casa privi di licenza di vendita.

    I finanzieri,  seguendo le consegne effettuate dall’importatore, hanno scoperto 11 esercizi commerciali che vendevano abitualmente sigarette elettroniche, cartine e filtri senza alcuna licenza e in totale evasione di imposta sui consumi. Durante l’accesso nella sede e nei magazzini sia dell’importatore che di tutti i negozi individuati, in pieno centro a Palermo, i militari hanno individuato la presenza di poche scatole esposte per la vendita, in alcuni casi anche nascoste sotto i banconi, mentre il grosso dei prodotti veniva conservato, opportunamente nascosto, in magazzini secondari nelle vicinanze dei negozi.

    Oltre al sequestro della merce, i titolari degli 11 esercizi commerciali sono stati denunciati e le relative attività sono state segnalate all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, per le sanzioni accessorie previste, tra le quali la chiusura dell’esercizio commerciale.

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