Paceco, il Pino della discordia
Le ragioni del sindaco Scarcella
"Non c’era soltanto un problema di stabilitĂ del pino d’Aleppo, in via Toselli, perchĂ© la radici dell’albero erano aggrappate al cavo di media tensione dell’Enel e anche alla fognatura, con la conseguenza di danni alla rete fognaria e, soprattutto, di una continua dispersione di corrente che avrebbe potuto folgorare chi si fosse trovato a passare da lì (specialmente nel periodo invernale quando si formano ristagni di acqua piovana). In entrambi i casi, non sarebbe stato possibile procedere alle riparazioni senza tranciare una parte delle radici del pino.Â
Capita, quando ci si trova a dover prendere una decisione, di non accontentare tutti ed è possibile, e accade, che non tutti possano condividere le scelte. Però, in quel momento, l’amministrazione aveva il dovere di scegliere". Lo ha dettoiel Sindaco, Giuseppe Scarcella che ha quindi ripercorso le principali tappe della vicenda sostenendo la pericolositĂ dell'albero  per arrivare a " un atto di citazione dinanzi al Tribunale civile di Trapani da parte di una persona che, attraversando l’incrocio di via Toselli con la via Nunzio Agate, è rovinata a terra a causa delle radici di questo grande albero, ha riportato delle lesioni e chiede un risarcimento. Non è un problema sul piano economico, perchĂ© abbiamo la copertura assicurativa, ma lo è per il fatto che i cittadini e gli utenti della strada potevano farsi male in maniera anche piĂą grave, riportando danni che non possono essere mai risarciti da una sentenza, da una copertura assicurativa e da una riscossione di somme di denaro".Â
Poi il primo cittadino di Paceco ha sottolineato come "  se avessi assunto un comportamento finalizzato al rinvio, cosa che è successa in altre occasioni, sicuramente avrei fatto una bellissima figura con tutti coloro i quali, per motivi sentimentali (ma abitano a chilometri di distanza e a loro non tange il problema, perché in via Toselli non hanno la casa), sicuramente avrei accontentato tutti costoro, ma altrettanto sicuramente non avrei fatto il mio dovere". Da qui la decisione,dopo essersi "  avvalso di tutti i supporti tecnici necessari, per approfondire la relazione dell’Ufficio tecnico " dell'abbattimento.
Una stoccata infine alle associazioni cui contesta " una lettera, a firma di sei rappresentanti legali di associazioni, nella quale mi si dice sostanzialmente “Caro sindaco, caro capo ufficio tecnico, abbiamo deciso che il giorno 10 maggio, e possibilmente fino al 15, noi faremo delle prove di trazione sull'albero di via Toselli, le faremo a nostre spese, spenderemo 1.400 euro”. Quindi mi comunicano l’inizio dei lavori ", di fatto senza confronto. Ecco le motivazioni per cui " chi governa ha il diritto/dovere di assumersi le responsabilità . E io le responsabilità me le assumo"
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