Paceco. Il Consiglio approva una pregiudiziale: illegittima la mozione di sfiducia
La mozione era stata sottoscritta da sei consiglieri di opposizione
Con otto voti a favore, quelli della maggioranza (Rosselli, Cafarelli, Gallo, Scarcella, Ingardia, Vasile, Maiorana e Ranno; assenti Asta e Ruggirello, quest’ultimo giustificato perché fuori sede) e sei voti contrari della opposizione (Martorana, Catalano, Basiricò, Bongiorno, Cognata e Ricciardi) il Consiglio comunale di Paceco, convocata per discutere la mozione di sfiducia al Sindaco, ha approvato una  questione pregiudiziale con cui è stato ritirato l’atto deliberativo.
La questione è stata posta in apertura di seduta dalla consigliera Vitalba Ranno che ha sostenuto cone “la normativa regionale numero 35 del 1997 (al secondo comma dell’articolo 10) recita che la mozione di sfiducia al sindaco deve essere sottoscritta da almeno due quinti dei consiglieri, e i due quinti di 16 consiglieri corrispondono a 6,4”. Numero che, secondo l’opposizione, andrebbe arrotondato per difetto riducendolo a 6, mentre il segretario generale (dopo una sospensione dei lavori per esaminare atti e casi precedenti) ha valutato che sei consiglieri firmatari non siano sufficienti per la validitĂ dell’atto e ne occorrono 7.  Â
“Prendo atto della decisione del Consiglio comunale – commenta il Sindaco, Giuseppe Scarcella, al termine della seduta – anche se, con assoluta serenità , ero pronto a rispondere punto per punto alle contestazioni sollevate nella mozione di sfiducia; non le avevo approfondite nel corso della conferenza stampa che ho tenuto nelle scorse settimane – sottolinea – proprio perché avevo intenzione di parlarne direttamente in occasione di questa seduta straordinaria, ma non c’è stata la possibilità di farlo”.
Da parte loro i  promotori della mozione di sfiducia continuano comunque a propendere per il criterio dell’arrotondamento per difetto, sulla base di alcuni pareri raccolti nei giorni scorsi, e hanno annunciato un ritorno sulla questione nei prossimi giorni, sostenendo che  l’arrotondamento per difetto, sia corretto e hanno annunciato un ricorso. “ Sappiamo che la questione è controversa, e noi abbiamo presentato diversi parere a nostro favore, dice Salvatore Catalano uno dei sei firmatari. Stranizza che abbiamo impiegato 20 giorni per sapere che la mozione era nulla e lo abbiano fatto in consiglio comunale. Peraltro è indicativo come fossero assenti due consiglieri di maggioranza, di cui solo uno giustificato. L’impressione è che la maggioranza ha mostrato parecchie preoccupazione nel dovere affrontare una discussione sulla mozione di sfiducia come si era già evidenziato nella conferenza stampa indetta dal sindaco. Avevano i numeri per bocciarla e chiuderla lì. Invece – conclude Catalano - hanno preferito fuggire, dimostrando la loro debolezza ed evitando ogni confronto”.
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