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Ortopedia: Ugl chiede revoca spostamento di un medico da ospedale di Castelvetrano a Marsala

28 Settembre 2016 15:01, di Ornella Fulco
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"Apprendiamo, con grande stupore, di un provvedimento aziendale volto a coprire provvisoriamente la carenza di organico presso l’Unità operativa di Or...

"Apprendiamo, con grande stupore, di un provvedimento aziendale volto a coprire provvisoriamente la carenza di organico presso l’Unità operativa di Ortopedia dell'ospedale di Marsala con una unità medica dell'Unità operativa di Ortopedia del nosocomio di Castelvetrano mettendo la stessa nelle medesime condizioni di organico in cui si trova la struttura ospedaliera marsalese". A lanciare l'allarme su quella che viene vista come una decisione che depotenzia il presidio ospedaliero di Castelvetrano per sopperire ad una carenza di organico in altra struttura ospedaliera del territorio, sono Franco Fasola, reggente dell'Utl-Ugl di Trapani, e Vincenzo Asaro, responsabile del Recapito di Mazara del Vallo dell'Ugl. "Incredulità che aumenta - proseguono i due sindacalisti - allorquando apprendiamo che il provvedimento assunto dalla Direzione sanitaria è diretto, addirittura, al responsabile dell'Unità operativa di Ortopedia di Castelvetrano, aumentando così di molto i disagi nell'assistenza sanitaria in una struttura dove l’intero organico è già sottodimensionato". Fasola e Asaro sottolineano che "pur di garantire il proprio reparto, il medico in questione si divide fra le due Unità operative con grande spirito di sacrificio e con grande senso di responsabilità, lo stesso senso di responsabilità che vorremmo riscontrare anche nei vertici aziendali i quali non possono certo spostare il personale da un ospedale ad un altro ospedale senza alcuna logica di garanzia dei livelli mini di assistenza sanitaria, visto che mettono in crisi Unità operative già sottodimensionate". "Confidiamo - concludono i rappresentanti sindacali - in una seria ed attenta riflessione su quanto accaduto, chiediamo l’immediata revoca del provvedimento e ci mettiamo a disposizione per una fattiva collaborazione al fine di risolvere il problema senza creare ulteriori disagi ai paziente che poi sono quelli che subiscono determinate scelte magari poco funzionali".

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