Operazione antidroga della Polizia, quattro arresti

11 Aprile 2019 11:30, di Ornella Fulco

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In carcere i fratelli Vincenzo e Alessio Sparla, ai domiciliari Nicolò Titone e Ignazio Mannone

Quattro persone sono state arrestate dalla Polizia per spaccio di stupefacenti. In custodia cautelare in carcere sono finiti i fratelli Vincenzo, 36 anni, e Alessio Sparla, 34 anni, mentre agli arresti domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico, il 49enne Nicolò Titone, e il 29enne Ignazio Mannone.
L'ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal gip di Trapani, a seguito di un’articolata indagine condotta dal Commissariato di Marsala e dalla Squadra Mobile di Trapani, è stata eseguita ieri.L’operazione, al cui esito sono state complessivamente denunciati 14 marsalesi, era iniziata nel febbraio del 2017, quando la Sezione Investigativa del Commissariato di Marsala aveva colto i fratelli Sparla un un’abitazione da loro affittata in piazza Carmine per essere adibita a centrale di spaccio.
I successivi accertamenti hanno ricostruito un complesso scenario nell’ambito del quale i due fratelli figuravano tra i principali approvvigionatori di cocaina sulla piazza di Marsala.
Attraverso una fitta rete di fiancheggiatori e di pusher, gli Sparla rifornivano anche l’isola di Favignana, dove potevano contare sulla collaborazione di Ignazio Mannone che, imbarcandosi sugli aliscafi in partenza da Marsala, trasportava eroina sull’isola.
Tra gli altri fornitori di Mannone c'era anche il pluripregiudicato Nicolò Titone, gravato da svariati precedenti specifici, e di reati contro il patrimonio e in materia di armi.
Durante le indagini, Alessio Sparla e Mannone erano stati già arrestati per detenzione ai fini di spaccio e per cessione di cocaina.
In particolare, a seguito di una perquisizione domiciliare, Alessio Sparla era stato trovato in possesso di un cospicuo quantitativo di cocaina destinata allo spaccio, mentre Mannone era stato arrestato dopo aver venduto droga ad un cliente marsalese.
Durante l’esecuzione della misura cautelare, i poliziotti hanno trovato nascosta nella camera da letto dell’abitazione di Vincenzo Sparla è stata rinvenuta una pistola Beretta calibro 7.65 completa di munizionamento e detenuta illegalmente.

L’operazione, al cui esito sono state complessivamente denunciati 14 marsalesi, era iniziata nel febbraio del 2017, quando la Sezione Investigativa del Commissariato di Marsala aveva colto i fratelli Sparla un un’abitazione da loro affittata in piazza Carmine per essere adibita a centrale di spaccio.
I successivi accertamenti hanno ricostruito un complesso scenario nell’ambito del quale i due fratelli figuravano tra i principali approvvigionatori di cocaina sulla piazza di Marsala.

Attraverso una fitta rete di fiancheggiatori e di pusher, gli Sparla rifornivano anche l’isola di Favignana, dove potevano contare sulla collaborazione di Ignazio Mannone che, imbarcandosi sugli aliscafi in partenza da Marsala, trasportava eroina sull’isola.

Tra gli altri fornitori di Mannone c'era anche il pluripregiudicato Nicolò Titone, gravato da svariati precedenti specifici, e di reati contro il patrimonio e in materia di armi.
Durante le indagini, Alessio Sparla e Mannone erano stati già arrestati per detenzione ai fini di spaccio e per cessione di cocaina.

In particolare, a seguito di una perquisizione domiciliare, Alessio Sparla era stato trovato in possesso di un cospicuo quantitativo di cocaina destinata allo spaccio, mentre Mannone era stato arrestato dopo aver venduto droga ad un cliente marsalese.

Durante l’esecuzione della misura cautelare, i poliziotti hanno trovato nascosta nella camera da letto dell’abitazione di Vincenzo Sparla è stata rinvenuta una pistola Beretta calibro 7.65 completa di munizionamento e detenuta illegalmente.