Roma – Una vera rivoluzione per i documenti degli italiani è alle porte. Il Consiglio dei Ministri ha approvato una riforma che modifica profondamente il sistema dei passaporti e delle carte d’identità, con impatti diretti per tutti i cittadini, sia in Italia che all’estero. Al centro della novità c’è l’addio definitivo al rinnovo dei passaporti: alla scadenza sarà necessario richiederne uno nuovo. La parola chiave è sicurezza, e l’obiettivo è rendere i documenti più affidabili e difficili da falsificare. La riforma riguarda anche l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE) e introduce semplificazioni importanti per chi viaggia o vive fuori dal Paese.
Con la nuova normativa, non sarà più possibile rinnovare un passaporto scaduto: ogni documento dovrà essere sostituito integralmente. La misura punta a garantire maggiori standard di sicurezza, introducendo:
La riforma coinvolge anche le carte d’identità elettroniche, che in alcuni casi potranno essere utilizzate anche per viaggiare fuori dall’Unione Europea, se previsto da accordi bilaterali con altri Stati.
Un cambiamento importante, che apre a maggiori possibilità di utilizzo del documento anche da parte degli italiani che si spostano spesso all’estero per lavoro o per turismo.
L’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE) si espande e diventa più inclusiva. Tra le novità:
Queste modifiche vogliono rendere più efficiente la gestione della presenza italiana all’estero e migliorare il servizio consolare.
Per chi viaggia o risiede all’estero, sarà fondamentale aggiornarsi sulle nuove modalità di richiesta dei documenti. L’assenza del rinnovo implica una pianificazione anticipata, specie in vista di viaggi. La riforma, attualmente approvata dal Governo, entrerà in vigore dopo il via libera definitivo del Parlamento.
La digitalizzazione dei documenti italiani rappresenta un passo avanti verso una pubblica amministrazione più moderna ed efficiente. Le novità sui passaporti e le carte d’identità puntano a proteggere i cittadini, semplificare i procedimenti e valorizzare la presenza italiana nel mondo. Non resta che attendere l’approvazione finale per iniziare a vivere questo cambiamento.
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