Nuovi guai per l'infermiera No-Vax.

Sarebbero altre 47 le persone non immunizzate.

Giorgia Camarda, l'infermiera di 58 anni, che lavorava all'hub vaccinale della Fiera del Mediterraneo di Palermo a gennaio era finita ai domiciliari perchè avrebbe finto di somministrare le dosi di vaccino ad alcuni  pazienti no vax con i quali aveva concordato la finta iniezione dietro compenso in denaro. Sono spuntate nuove accuse contro la donna, sembrerebbero decine le persone ignare di essere senza copertura.
Gli agenti della Digos della questura di Palermo hanno eseguito una nuova misura cautelare di arresti domiciliari emessa dal Gip. Sarebbero 47 gli episodi di falso ideologico e peculato di cui la donna sarebbe responsabile. Questa volta però i pazienti sarebbero stati del tutto ignari. La Camarda insomma non avrebbe ricevuto denaro, era semplicemente ostile al vaccino anti Covid.
Grazie alle telecamere piazzate nell'hub è emerso che in due giorni la donna nei confronti di quasi 50 persone non avrebbe effettuato la vaccinazione contro il virus. Nel video agli atti dell'indagine si vede l'infermiera versare sulla garza il contenuto della fiala che avrebbe dovuto iniettare. Dopo intercettazioni telefoniche ed interrogatori è emerso che gli utenti fossero convinti di aver ricevuto il vaccino e quindi di essere protetti dal rischio di infezione. A questo punto le false certificazioni verdi rilasciate saranno sequestrate in quanto prive di valore.
Oltre alla donna sono stati indagati il leader dei no vax siciliani Filippo Accetta, un commerciante palermitano Giuseppe Tomasino e un'altra infermiera del Civico in servizio al'Hub A.M. Lo Brano. Le accuse che vengono contestate sono  corruzione, peculato e falso. La Lo Brano ha ammesso  di aver agito per soldi dicendo che sarebbero serviti per gli studi del figlio.

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