Palermo
No dell’Ars alla sfiducia per Schifani
La maggioranza tiene, e con 41 voti contrari respinge la mozione di Pd, M5S e Controcorrente
Redazione2 Dicembre 2025 - Politica
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    Palermo – L’Assemblea regionale siciliana ha respinto la mozione di sfiducia nei confronti del presidente della Regione Renato Schifani. I voti favorevoli al documento firmato da Pd, M5s e Controcorrente sono stati 26, i contrari 41. Tre gli assenti, tutti deputati della maggioranza: Alessandro De Leo (Forza Italia), Fabrizio Ferrara (FdI) e Carmelo Pace (Dc).

    L’Ars è stata presieduta per gran parte della discussione dal presidente Gaetano Galvagno (Fdi) che pochi minuti prima dell’inizio della seduta aveva avuto la notizia che la procura di Palermo ha chiesto il suo rinvio a giudizio per corruzione, peculato, truffa e falso ideologico.

    La votazione è giunta dopo quasi cinque ore di dibattito in Aula, al termine del quale Schifani è intervenuto per una replica. Il presidente ha tracciato un bilancio di tre anni di attività del suo governo illustrando i risultati conseguiti a partire dal risanamento dei conti pubblici, dai progressi in campo economico e occupazionale, dagli interventi infrastrutturali nei trasporti, nello smaltimento dei rifiuti e nel settore idrico, fino ai miglioramenti nella sanità, nelle politiche sociali e ambientali e nel turismo. Nel suo intervento, Schifani ha evidenziato, tra l’altro, l’ulteriore miglioramento del giudizio di Moody’s che ha portato il rating della Regione Siciliana da “speculativo” a “stabile” e gli interventi in favore del sistema delle imprese.

    Il presidente della Regione nel suo intervento in Aula ha rivendicato la lotta al malaffare e i risultati del suo governo ed ha criticato  il clima creato dall’opposizione e anche «il linguaggio» usato dai leader dentro e fuori dall’aula. Rivendica la crescita dell’economia, la lotta al precariato e la virata verso i termovalorizzatori. Renato Schifani ha parlato all’Ars per tre quarti d’ora.

    Rispondendo a quanto Pd, 5 Stelle e Controcorrente gli hanno contestato per sostenere la mozione di sfiducia.

    E all’opposizione che gli contesta la connivenza con una zona grigia evidenziata dalle inchieste che hanno colpito Dc, Fratelli d’Italia e Lega il presidente replica di essere stato, da capogruppo di Forza Italia al Senato l’uomo che ha spinto la trasformazione del carcere duro da misura transitoria a definitiva del nostro ordinamento.

    Intanto alla fine dei lavori d’aula il presidente Gaetano Galvagno (Fdi) che pochi minuti prima dell’inizio della seduta aveva avuto la notizia che la procura di Palermo ha chiesto il suo rinvio a giudizio per corruzione, peculato, truffa e falso ideologico ha risposto alle domande dei giornalisti. Nel video la sua risposta …

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