Roma – “In merito alla situazione della diga Trinità di Castelvetrano, si rileva che il Concessionario e Gestore è la Regione Siciliana. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha avviato, ad aprile 2024, il procedimento per la limitazione – ulteriore rispetto a quella in atto dal 2022 – o la messa fuori esercizio dell’invaso ed ha richiesto l’aggiornamento delle verifiche, che hanno confermato gravi carenze di sicurezza in condizioni statiche, sismiche e di piena; all’esito, il Mit, in data 14 gennaio 2025, ha disposto la messa fuori esercizio dell’invaso, da attuarsi mediante la progressiva riduzione dei livelli idrici secondo modalità e precauzioni gestionali che restano nella responsabilità del Gestore dell’opera”.
Lo ha reso noto il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci in aula alla Camera durante il question time rispondendo a una interrogazione di Davide Faraone (Iv) sulla funzionalità della diga Trinità, nel Trapanese, e sulla prevenzione di nuove crisi idriche in Sicilia.
“In relazione alla gestione emergenziale per il grave deficit idrico nel territorio della Regione Siciliana, il Consiglio dei ministri nella seduta del 6 maggio 2024 ha deliberato – ha aggiunto il ministro – lo stato di emergenza ed ha concesso un primo stanziamento di 20 milioni di euro; successivamente, nella seduta del 9 dicembre 2024, ha integrato il precedente finanziamento con ulteriori 28,1 milioni”.
Inoltre “il 7 giugno scorso è stato approvato il Piano degli interventi urgenti predisposto dal Commissario delegato nei limiti dei primi 20 milioni; si è invece in attesa, da parte del Commissario delegato, della proposta di utilizzo di ulteriori 28,1 milioni. Risulta attualmente al concerto del Ministero dell’Economia e delle Finanze uno schema di ordinanza volta ad autorizzare la Regione Siciliana a versare la somma di circa 71 milioni di euro (con oneri posti a carico del bilancio della stessa Regione) nella contabilità speciale intestata al Commissario delegato, per la realizzazione di misure e interventi ulteriori rispetto a quelli contenuti nel predetto Piano degli interventi”.
“Il ministro Musmeci ci ha di fatto confermato che la diga Trinità di Castelvetrano verrà dismessa”. Lo ha detto Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera, nel corso del question time con il ministro della Protezione civile. “Si è purtroppo facili profeti – ha aggiunto – nel prevedere che il prossimo anno la Sicilia si troverà a vivere un vero e proprio dramma idrico. Ci troviamo in una situazione disastrosa ma governo e Regione non pongono alcun rimedio. La rete idrica continua a disperdere il 50% dell’acqua, le dighe sversano in mare le potenziali riserve idriche per l’estate, i pozzi non vengono scavati e i dissalatori a disposizione sono poco più che giocattoli. In più, la chiusura della diga Trinità rischia di annientare le imprese d’olio e di vino che dipendono da essa: già l’anno scorso la loro produzione è diminuita del 40% per la riduzione dell’acqua. Che cosa succederà quando di acqua non ne avranno più? Mentre il governo continua a latitare per il presidente Schifani, invece, gli invasi sono allo stesso livello dell’anno scorso e tutto va bene: è un bugiardo seriale”.