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Migranti: "buone pratiche" di accoglienza alla parrocchia di Guarrato

18 Settembre 2015 13:57, di Niki Mazzara
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Piccoli gesti, semplici buone pratiche per una cultura del vivere insieme. Questa l'esperienza della parrocchia di Guarrato con gli immigrati ospiti d...

Piccoli gesti, semplici buone pratiche per una cultura del vivere insieme. Questa l'esperienza della parrocchia di Guarrato con gli immigrati ospiti del locale Centro di accoglienza straordinaria. “Quando nel giugno scorso si è aperto un centro per richiedenti asilo nel territorio parrocchiale - spiega il parroco don Fabio Pizzitola - abbiamo subito pensato di rispondere in maniera solidale a questa presenza. Siamo andati al centro per conoscere gli ospiti, la maggior parte sono musulmani e una ventina cattolici. Abbiamo ripercorso gli episodi della Bibbia, della fuga in Egitto di Gesù e letto un famoso versetto della Sura 49 del Corano che dice abbiamo fatto di voi popoli e tribù perché vi conosceste a vicenda". Il campo da calcio della parrocchia viene frequentato regolarmente, due volte a settimana, dai migranti, prima per giocare tra loro ora anche con i ragazzi delle frazione in un clima sereno. I cattolici partecipano regolarmente alla messa della domenica e, nel corso della messa delle ore 10 della domenica il Vangelo viene proclamato sia in Italiano sia in Inglese. Le comunità parrocchiali di Guarrato e Rilievo avevano già vissuto diversi appuntamenti insieme ad immigrati negli anni scorsi, in particolare in occasione delle “partite del cuore” con gli ospiti del CARA di Salinagrande e di cene etniche. Già prima dell’appello di papa Francesco, nella canonica di Guarrato è stato ricavato uno spazio per l’accoglienza temporanea di immigrati che, attraverso la "Comunità di Sant’Egidio", avevano bisogno di un alloggio temporaneo in attesa di sbrigare pratiche burocratiche presso la Questura o la Commissione territoriale.

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