Trapani
Mediterranea denuncia le milizie di Tripoli finanziate da Roma e presenta le prove
La ong ha presentato un esposto alla Procura di Trapani
Redazione16 Settembre 2025 - Cronaca
  • Cronaca

    Trapani – La ong Mediterranea Saving Humans, sotto fermo amministrativo al porto di Trapani,  ha presentato un esposto alla Procura di Trapani, con foto e video per provare il coinvolgimento nel traffico di esseri umani della milizia di Abdul Salam Al-Zoubi, sottosegretario alla Difesa nel governo di Dbeibah, appena ricevuto dal ministro Piantedosi.

    Un atto che getta nuove ombre sui rapporti tra il Governo di unità nazionale (GNU) di Tripoli e l’Italia.

    Si tratta di accuse, gravissime, e riguardano l’implicazione diretta dei militari libici nel traffico di esseri umani e in episodi di violenza contro migranti soccorsi in mare, oltre che in atti di intimidazione nei confronti della nave della ong Mediterranea Saving Humans.

    Le prove raccolte dall’equipaggio e rese pubbliche nei giorni successivi al soccorso dello scorso 21 agosto  e allo sbarco a Trapani del 23 agosto, sembrano confermare che i miliziani responsabili appartengono all’80° Battaglione per le Operazioni Speciali della 111ª Brigata, guidata da Abdul Salam Al-Zoubi, sottosegretario alla Difesa del GNU. Attraverso il confronto delle immagini con video reperiti sui social network, è stato possibile identificare il simbolo presente sulle patch delle mimetiche dei militari coinvolti negli episodi di agosto.

    Le prove riguardano due episodi dello scorso agosto

    Il primo è del 18 agosto, quando la nave della ong, in acque internazionali, è stata circondata da otto motovedette della cosiddetta guardia costiera libica con a bordo uomini in divida, armati di fucili e pistole che mostravano mentre dalla radio lanciavano minacce e intimazioni a lasciare l’area. Una delle imbarcazioni, con potenti motori, scafo bianco e fiancate nere dipinte irregolarmente, riapparirà due giorni dopo, la notte tra il 20 e il 21 agosto. Mediterranea navigava tra Tripoli e Zawiyah quando è scattato un allarme per un’imbarcazione in apparente difficoltà. Mentre i gommoni del soccorso illuminavano l’imbarcazione, in pochi secondi un miliziano ha iniziato a prendere le persone a calci per spingerle in acqua, facendo finire dieci persone tra le onde. L’imbarcazione, avrebbero rivelato le immagini registrate, era una di quelle che il 18 agosto avevano minacciato la nave della ong.

     

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