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Mazara, liberati i pescherecci sequestrati in Libia - Trapani Oggi

Mazara, liberati i pescherecci sequestrati in Libia

05 Luglio 2012 07:07, di Niki Mazzara
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Immagine di repertorio Mazara del Vallo, 5 luglio 2012- Finalmente liberi i 19 componenti dei tre pescherecci sequestrati in Libia. Per loro una amm...

[caption id="attachment_15915" align="alignleft" width="300"] Immagine di repertorio[/caption] Mazara del Vallo, 5 luglio 2012- Finalmente liberi i 19 componenti dei tre pescherecci sequestrati in Libia. Per loro una ammenda legata al rinvenimento di anfore antiche a bordo, tanta paura ma, finalmente, la libertà. Sulla vicenda il Vescovo di Mazara del Vallo, che si trova a Tunisi per un incontro di formazione con gli studenti che frequentano il seminario vescovile di Mazara del Vallo, ha detto: «Dopo quasi un mese di incertezza e di preoccupazione finalmente oggi è arrivata la buona notizia dell’assoluzione e della liberazione dei tre equipaggi mazaresi sequestrati a Bengasi. Li aspettiamo ora a Mazara del Vallo perché possa essere piena la loro gioia e quella delle loro famiglie. Ringrazio quanti si sono adoperati per il rilascio, dalle autorità diplomatiche al presidente del Cosvap Giovanni Tumbiolo che ha assicurato vicinanza ai pescatori. La gioia di questa liberazione non può, però, farci dimenticare che è oramai necessario che si affronti la questione delle acque territoriali. Il mio auspicio è quello che le autorità politiche affrontino immediatamente il contenzioso che a tutt’oggi continua a tenere in ansia i nostri pescatori nelle loro battute di pesca». Soddisfazione anche da parte del presidente della Provincia Mimmo Turano . "Sono soddisfatto dell'esito positivo di una vicenda molto delicata e caratterizzata da momenti di forte drammaticità'". Con queste parole il presidente della Provincia di Trapani, Mimmo Turano, ha commentato la liberazione dei pescherecci mazaresi e dei loro equipaggi, sequestrati vicino la costa libica il 7 giugno scorso. "Questa vicenda - ha aggiunto - ha avuto la mia massima attenzione e, grazie a tutti gli sforzi compiuti, si e' conclusa con un lieto fine. Finalmente i marittimi potranno tornare a casa dalle loro famiglie." Infine il presidente del consiglio provinciale Peppe Poma, appena giunta la conferma della notizia che nel primo pomeriggio di ieri la corte militare libica ha deciso il rilascio dei tre pescherecci della flotta di Mazara del Vallo e dei 19 membri degli equipaggi anche se dietro il pagamento di una multa, a nome dell'intero Consiglio Provinciale di Trapani, che l’8 giugno scorso, subito dopo il sequestro dei natanti, aveva sollecitato con forza il risolutivo intervento del Presidente del Consiglio dei Ministri, del Ministro agli Affari Esteri nonché del Presidente della Regione, ha voluto esprimere compiacimento e soddisfazione per l’avvenuta liberazione. “Un sentito ringraziamento, in particolare tutte le compenti autorità, sia italiane che libiche, in particolare ai nuovi governanti della Libia - ha dichiarato il Presidente Poma – che, mettendo in mostra grande sensibilità e impegno, sono intervenute con tempestività ed efficacia, risolvendo positivamente questo purtroppo ennesimo caso di sequestro nel Canale di Sicilia. Il nostro auspicio adesso – ha aggiunto il Presidente del Consiglio Provinciale – è che si arrivi al più presto alla definitiva e complessiva soluzione della problematica legata all’esercizio dell’attività peschereccia affinché non abbiano più a ripetersi episodi del genere che mettono a repentaglio la serenità di tanti onesti lavoratori del mare e la pacifica amicizia che deve contraddistinguere i rapporti fra il popolo siciliano e quello libico, specialmente nel momento in cui i rapporti di collaborazione fra Libia e Italia vengono rinsaldati dai recenti rapporti instaurati con il più democratico Governo che ha sostituito il regime dittatoriale di Mu’ammar Gheddafi. Oltre alla soddisfazione per il rilascio – ha concluso il Presidente Poma – mi è gradito ribadire ancora una volta il massimo della solidarietà e della vicinanza umana e politica di tutti i componenti del Consiglio Provinciale ai marittimi imbarcati e alle loro famiglie, che hanno vissuto sulla loro pelle quasi un mese di tribolazioni.

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