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Castelvetrano | Cronaca

Matteo Messina Denaro nel 2014 era in Veneto

21 Novembre 2019 16:13, di Laura Spanò
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Lo racconta un pentito Emanuele Merenda

La primula rossa di Castelvetrano il boss Matteo Messina Denaro, da oltre venti anni uccel di bosco, si sarebbe nascosto per un brevissimo periodo, nel 2014, in Veneto, in una cantina di Salgareda, in provincia di Treviso. A rivelarlo è un pentito, Emanuele Merenda. Quest’ultimo avrebbe raccontato ai magistrati che ad ospitare il 'capo dei capì sarebbe stato un palermitano, Vincenzo Centineo, da molto tempo residente a Salgareda. 

Secondo il pentito di mafia, il boss trapanese si sarebbe rintanato in una cantina di un "edificio di colore giallo", ospite di Centineo, 69 anni arrestato a febraio scorso nell'ambito dell'inchiesta sui casalesi di Eraclea. Messina Denaro sarebbe stato ospitato per alcuni giorni in uno stabile di Campo di Pietra, frazione a pochi chilometri da Salgareda. Merenda è considerato attendibile dagli inquirenti. Centineo - originario di Gangi - risulta in stretto contatto con il boss dei casalesi, Luciano Donadio, con il quale si sarebbe spartito il business del pizzo agli imprenditori veneti e dei prestiti a strozzo tra il Veneto e il Friuli.

Nel corso di un'altra operazione nell'aprile 2018 si scoprì che era stato anche per un certo periodo in Calabria. Mentre qualche settimana fa si è ancora scoperto che è venuto pure a Trapani e in treno ....

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