Marsala
Marsala Volley, sfuma il sogno A2 ma resta l’orgoglio
A Fasano la promozione, ma a Marsala l’abbraccio di una città che ha saputo credere fino alla fine.
Redazione8 Giugno 2025 - Volley



  • Giocatrici del Marsala Volley si abbracciano in campo dopo un punto, durante la finale playoff A2. Emozione e spirito di squadra al massimo.Volley

    Marsala Volley, finisce qui. Ma è un arrivederci

    A Fasano la Serie A2, a Marsala l’onore delle armi. Una squadra che ha fatto emozionare fino all’ultimo pallone.

    Marsala – Non sempre le favole finiscono con il lieto fine. A volte si interrompono su un parquet lontano da casa, con la voce rotta dal fiato corto e gli occhi che non trattengono più le lacrime. Ma anche quando non si vince, si può lasciare il segno. Ed è esattamente ciò che ha fatto l’EnoDoro Marsala Volley.

    A Fasano, nel bollente PalaVignaMarina, il sogno A2 si è infranto. Le padrone di casa del Pantaleo Il Podio hanno chiuso la serie con un 3-1 che ha fatto esplodere la festa. Ma chi ha assistito alla partita – da vicino o col cuore – sa bene che non c’è stata solo una vittoria. C’è stata una battaglia vera. E il rispetto, quello autentico, è andato tutto alle ragazze siciliane.

    Una lotta vera, oltre il risultato

    I primi due set sembrano raccontare una storia già scritta: 25-22 e 25-17 per le pugliesi, decise, feroci, sospinte da un palazzetto infuocato. Ma chi ha visto solo il tabellino ha perso qualcosa. Ha perso lo sguardo fiero di chi non voleva mollare, le mani tese di chi rincorreva ogni pallone, i sussurri di incitamento tra compagne nei momenti più duri.

    E poi il risveglio. Terzo set: Marsala torna a crederci, si aggrappa a ogni scambio con i denti. Capitan Varaldo guida la riscossa, la squadra la segue. Il 22-25 è un grido di orgoglio. Un modo per dire: “Noi ci siamo”. Anche quando la strada si fa in salita.

    L’ultimo set, le ultime lacrime

    Il quarto set è una montagna. Fasano parte fortissimo, Marsala lotta, ma la stanchezza – quella vera, quella dell’anima – si fa sentire. Finisce 25-17. E con quel punteggio finisce anche la corsa alla promozione. Le pugliesi esultano, abbracciandosi a centro campo. Le marsalesi si abbracciano tra loro. Senza rimpianti. Solo con l’amarezza di chi avrebbe voluto continuare a sognare ancora un po’.

    Una stagione che vale una promessa

    Quella che si è chiusa è stata una stagione vera. Fatica, infortuni, ricostruzioni continue. Eppure, ogni volta, la squadra ha saputo rialzarsi. Merito di coach Lino Giangrossi e del lavoro silenzioso ma prezioso dello staff. Merito di un gruppo che ha imparato a essere squadra, prima ancora che vincente.

    E poi c’è la città. Marsala. Che ha riempito il PalaBellina, che ha applaudito anche nelle sconfitte, che ha scelto di credere.

    Ora si volta pagina. Ma non si ricomincia da zero. Si riparte da una base solida, da una fame che non si è spenta. Perché certe storie, quelle scritte con il sudore e il cuore, non finiscono con una sconfitta. Al massimo si prendono una pausa. E aspettano solo il prossimo capitolo.

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