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Paceco | Attualità

Manca l'acqua, protestano i cittadini

20 Agosto 2020 08:38, di Redazione
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Particolarmente colpiti Nubia e alcuni quartieri di Paceco

La mancata erogazione di acqua è un problema che d’estate si acuisce e mette a dura prova in nervi della popolazione di Paceco. Da quasi un mese, e a periodi alternati, i cittadini di alcuni quartieri di Nubia e di Paceco sono  senza una goccia d’acqua, senza sapere la causa della mancata erogazione.
La denuncia ad opera dei consiglieri Marilena Cognata, Maria Basiricò, Biagio Martorana, Vito Bongiorno , Salvatore Catalano e Salvatore Ricciardi che riportano, tra gli altri, un intervento sui social di una signora che dice di essere stata “obbligata a comprare l'acqua ogni settimana, di aver effettuato numerose chiamate al Comune di Paceco, ma invano. La cittadina in questione afferma di aver “inviato decine di e-mail, ai carabinieri e ai vari settori del Comune ma nulla. Si rifiutano di portare l'autobotte e purtroppo con tre bambini piccoli c'è pure chi ci chiude il telefono in faccia. Ho contattato anche il sindaco Scarcella, - continua la cittadina- tramite telefonino e mi ha detto che si trova fuori sede e non ci può fare nulla. Anche alla polizia municipale ho inviato una copia del documento che attesta che l'acqua me l'hanno scaricata 15 giorni prima e che ha da un anno che cerco di avere l'allaccio alla rete idrica ma non  c'è nulla da fare, non si muove foglia. Mi dicono che l'Eas è fallita".
Nella interrogazione i consiglieri comunali ricordano come “  il servizio di erogazione idrica costituisce un servizio pubblico essenziale e la sua improvvisa, quanto ingiustificata, interruzione configura gli estremi del reato di cui all’art. 340 c. p.” che “  sono noti i disagi cui la popolazione va incontro,  quale la difficoltà ad attendere all’igiene personale e della casa, impossibilità di usare elettrodomestici nelle ore notturne per un risparmio energetico, alla necessità di soddisfare le esigenze di vita primarie e basilari, disagi che si ripercuotano sul diritto alla qualità della vita di un’intera popolazione e ancor di più su bambini, anziani e disabili, disagi che si ripercuotono sulla libera estrinsecazione della personalità, costituzionalmente garantito dall’art. 2 Cost. sulla definizione del danno esistenziale cfr. Cass. 04.10.05 n. 19354”. Infine, che “ la giurisprudenza, nell’ambito del danno erariale,  ha fatto rientrare anche il c.d. danno da disservizio, che si verifica qualora un pubblico servizio non venga erogato in maniera efficiente ed efficace, non soddisfacendo, pertanto, le aspettative degli utenti e, al contempo, finendo per sprecare risorse importanti e che nel danno da disservizio rientrerebbe anche quello c.d. da ritardo”: Da qui la richiesta di sapere “  se si è risaliti alla causa del disservizio  e, in caso di risposta  affermativa, si chiede di conoscerne i dettagli, . se vi sono responsabilità su quanto accaduto e i conseguenti interventi e controlli, con relative tempistiche,  come mai ad oggi il disservizio continua a persistere in diversi punti del paese e 4. quando sarà rientrata l'emergenza, cosa questa amministrazione intende mettere in atto per evitare che tali problemi si possano ripetere”.

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