Roma – “Ho depositato, insieme alle colleghe e colleghi del Pd, un ddl per colmare una grave lacuna normativa e per garantire piena giustizia alle vittime della criminalità organizzata e ai loro familiari. È inaccettabile che ancora vi siano familiari delle vittime di mafia esclusi dai benefici del Fondo di solidarietà per mere questioni formali, come la mancata costituzione di parte civile nel processo penale. Il giusto riconoscimento dei diritti delle vittime è un dovere comune”.
Così la senatrice Enza Rando, responsabile Legalità per il Pd e prima firmataria del disegno di legge, che punta a sanare una palese ingiustizia subita dai successori universali delle vittime di reati di stampo mafioso.
Il disegno di legge chiarisce in modo inequivocabile che anche gli eredi universali della vittima possono accedere al Fondo, a prescindere dalla partecipazione al giudizio penale o civile, purché vi sia già stato un accertamento giudiziario del reato mafioso.
“L’obiettivo è semplice ma fondamentale: riconoscere un diritto già esistente e garantire la parità di trattamento tra tutte le vittime e i loro familiari – conclude la senatrice Rando –. È una questione di giustizia, di rispetto per chi ha pagato con la vita la propria fedeltà alle istituzioni e alla legalità”.