Marsala – Sette fra gli indagati dell’operazione antimafia eseguita a dicembre 2024 da guardia di finanza e coordinata dalla Dda – tra Marsala e Mazara – sono stati rinviati a giudizio dal gup di Palermo Ivana Vassallo, davanti al tribunale di Marsala. Prima udienza il 2 dicembre prossimo.
I sette rinviati a giudizio sono: Giancarlo Nicolò Angileri, di 60 anni, Giovanni Piccione, di 58, Michele Marino, di 65, Gaspare Tumbarello, di 49, Massimo Antonio Sfraga, 52, tutti di Marsala, Giuseppe Prenci, di 28, e Vito Ferrantello, 42, entrambi di Mazara del Vallo.
Nell’ambito dello stesso procedimento, lo scorso 30 settembre, il pm della Dda Francesca Dessì ha invocato la condanna dei nove imputati che hanno scelto l’abbreviato. Dodici anni di carcere, sono stati chiesti per Domenico Centonze 50 anni, pastore marsalese Dieci anni ciascuno, per Pietro Centonze, classe ’50, padre di Domenico e Pietro Centonze, classe ’69, cugino di Domenico, e per il mazarese Alessandro Messina. Le altre richieste del pm: 8 anni ciascuno per Pietro Burzotta, genero del defunto boss mafioso Vito Gondola; Paolo Apollo e Ignazio Di Vita, pure di Mazara, due anni e 8 mesi per il marsalese Antonino Giovanni Bilello e 6 mesi per il mazarese Lorenzo Buscaino. Per gli inquirenti, Burzotta avrebbe ereditato il ruolo di comando del suocero Vito Gondola, assumendo un ruolo di primo piano nella gestione delle attività illecite legate al controllo delle aree di pascolo.