Lidi balneari adeguati a necessità dei disabili, lo chiede l'associazione Co.di.ci.
Adeguare le strutture dei lidi balneari alle esigenze delle persone disabili. Lo chiede l'associazione Co.di.ci. per bocca del suo responsabile per le...
Adeguare le strutture dei lidi balneari alle esigenze delle persone disabili. Lo chiede l'associazione Co.di.ci. per bocca del suo responsabile per le problematiche sociali Rocco Sgrò. "In un territorio a vocazione turistica come quello siciliano - si legge nella nota diffusa alla stampa - nel periodo estivo si avverte maggiormente il disagio dei soggetti disabili, per i quali diventa difficile la fruibilita? delle spiagge libere e di buona parte degli stabilimenti balneari e, ancor piu?, l’ingresso in acqua. Le persone con problemi motori, infatti, non possono raggiungere agevolmente il bagnasciuga e meno che mai entrare in acqua". Le spiagge della provincia sono ancora - secondo l'associazione di tutela dei cittadini - "un luogo pieno di ostacoli e di barriere e, soprattutto, mancano di quegli adeguamenti strutturali, previsti dalla normativa vigente che permettano ai diversamente abili la visitabilita? della spiaggia pubblica e soprattutto l’effettiva possibilita? di accesso al mare". "Accade spesso - prosegue Sgrò - che coloro che si trovano in condizione di disabilita? temporanea o permanente non trovino accesso alla spiaggia pubblica. Spesso mancano adeguate discese a mare che permettano di arrivare in prossimita? della battigia e di sistemare la propria sdraio e ombrellone senza doversi impantanare nella sabbia con la carrozzina; mancano, inoltre, i servizi igienici, ovviamente essenziali, soprattutto per quei soggetti con lesione spinale". "La legge - sottolinea il segretario provinciale di Co.di.ci. Vincenzo Maltese - promuove la piena integrazione della persona diversamente abile nella collettivita? con iniziative volte a ridurre stati di esclusione sociale ed interventi diretti ad eliminare o superare le barriere fisiche ed architettoniche. In particolare, la circolare n. 259 del 23 gennaio 1990 estende l'applicabilita? delle norme sull'accessibilita? anche agli stabilimenti balneari, obbligando cosi? i concessionari ad apprestare almeno una cabina ed un locale igienico idoneo ad accogliere persone con ridotta od impedita capacita? motoria o sensoriale, nonche? di rendere la struttura stessa «visitabile», soprattutto in funzione dell'effettiva possibilita? di balneazione, anche attraverso la predisposizione di appositi «percorsi orizzontali». Tali norme che obbligano i concessionari di spiagge pubbliche ad offrire una dotazione di base sufficiente a garantire la visitabilita? delle loro strutture - conclude il legale - deve rappresentare, per le amministrazioni pubbliche e per i gestori degli stabilimenti balneari, il punto di partenza da cui sviluppare ulteriori riflessioni sull'effettiva capacita? di accoglienza delle spiagge pubbliche e delle strutture balnerari".
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