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Le Cronache di Ifriqia

Una saga epica di guerra, verità e rinascita…

Prologo – Il Ricordo delle Ombre

Anno 3500.

Il vento soffiava attraverso le antiche rovine di Ashrakar, sollevando polvere dorata sotto il cielo limpido di Ifriqia.

Per secoli, la guerra aveva devastato questa terra.

Ma ora, il conflitto era solo un’eco lontana…

Sulle mura di Al-Dakir, un’iscrizione resisteva al tempo, incisa dalle mani di coloro che avevano vissuto l’orrore e la rinascita:

“Ricorda le ombre che abbiamo lasciato dietro di noi. Che mai più la follia della guerra divori la nostra essenza. Che nessun uomo, nessuna fede, nessuna terra sia causa di odio. Solo nella conoscenza troveremo la luce.”

Queste parole erano il fondamento della nuova civiltà.

Ma l’umanità aveva davvero imparato?

O bastava un solo errore per riaccendere la fiamma della discordia?

All’Origine del Conflitto

Anno 2500.

Prima che le ceneri coprissero Ifriqia, prima che i nomi di Azhirim e Nahzir si separassero nel vento, il popolo era uno.

Ma la fede lo divise.

La profezia della Redenzione diceva che un Prescelto avrebbe guidato l’umanità verso l’età dell’oro.

Ma il tempo passava… e il Prescelto non arrivava.

Due visioni sorsero dalle sabbie del dubbio:

Gli Azhirim credevano che la profezia fosse simbolica. Il progresso e la conoscenza avrebbero portato la redenzione.

I Nahzir credevano che la profezia fosse letterale. Solo il Prescelto avrebbe portato la salvezza.

La tensione crebbe.

Le parole divennero scontri.

Gli scontri divennero guerra.

Anno 2600 – La Separazione e la Prima Guerra Santa

I Nahzir furono cacciati dalle città.

Esiliati nel deserto, si rifugiarono tra le oasi e le rovine dimenticate.

Gli Azhirim si chiusero dietro le mura impenetrabili di Ashrakar, guidando il loro popolo verso una civiltà avanzata, fondata su scienza e dominio.

Ma gli esiliati non dimenticarono.

Nacquero le guerre di riconquista.

Ogni battaglia, ogni vendetta, ogni massacro scavava più a fondo l’odio reciproco.

L’identità di entrambi i popoli si forgiò sulla distruzione dell’altro.

E così… il destino fu scritto nel sangue.

Anno 3025 – La Guerra delle Ultime Sabbie

Secoli di conflitto culminarono in una tempesta di fuoco.

Le città bruciarono.

Le sabbie si tinsero di rosso.

Quando tutto sembrava perduto, la scoperta del Codice di Al-Dakir cambiò tutto.

Le prove erano inconfutabili: Azhirim e Nahzir erano un unico popolo!

Ma chi avrebbe accettato la verità?

La guerra si fermò… solo per un istante.

Poi, l’odio riprese il suo corso.

Anno 3075 – Verso la Profezia

I testi antichi rivelarono un segreto più profondo: la religione stessa era stata manipolata.

Due anime ribelli, Naima Al-Basir e Idris Vahari, cercarono di unire i frammenti della verità.

Ma i fanatici non avrebbero permesso che il loro potere cadesse.

Inquisizioni. Persecuzioni. Silenzi forzati.

La conoscenza si diffuse come una fiamma nascosta sotto le ceneri.

E nel tempo, la fiamma divenne luce.

Anno 3125 – La Riappacificazione e l’Unione

I vecchi regimi crollarono.

Le ultime istituzioni religiose svanirono.

Non più profeti, non più guerre in nome della fede.

L’umanità comprese: nessun dio aveva mai voluto il massacro.

Fu bandita la guerra.

La scienza e l’arte presero il posto delle armi.

Le città sorsero di nuovo, non come roccaforti, ma come meraviglie di conoscenza.

E infine, Ifriqia fu unita.

Non più Azhirim.

Non più Nahzir.

Solo esseri umani, alla ricerca della vera felicità.

Epilogo – Il Monito del Passato

Anno 3500.

Le rovine di Ashrakar e Al-Dakir rimasero intatte.

Non come ferite… ma come monito.

Su una delle antiche mura, incise nel tempo, resistevano parole immortali:

“Ricorda le ceneri della guerra. Ricorda le menzogne che ci hanno diviso. Che mai più l’umanità cada nella trappola dell’odio. Che mai più la violenza sia giustificata nel nome di un dio, di un’ideologia o di un confine. Che la felicità non sia più negata da coloro che cercano il potere. Solo nella comprensione reciproca e nel progresso condiviso esiste la vera redenzione.”

E così, Ifriqia guardò verso le stelle.

Pronta a scrivere un nuovo capitolo.

Pronta a non ripetere mai più gli errori del passato.

Le Cronache di Ifriqia.

Un racconto di distruzione, redenzione e speranza.


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