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Calatafimi | Cultura

Legalità: incontro-dibattito con i familiari di vittime della mafia

16 Novembre 2016 13:25, di Niki Mazzara
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Il filo sotto traccia della memoria che, da privata, si fa testimonianza di impegno etico e civile, tenace narrazione di pagine dolorose e spesso oscu...

Il filo sotto traccia della memoria che, da privata, si fa testimonianza di impegno etico e civile, tenace narrazione di pagine dolorose e spesso oscure del nostro Paese. I familiari delle vittime della mafia sono il segno e la prova del riscatto morale e, insieme, denuncia vivente dell’indifferenza e della rassegnazione della società civile e delle Istituzioni chiamate a fare luce sulle connessioni politico-mafiose. E’ questo lo sfondo dell’incontro promosso dall’associazione socio-culturale “Simona Genco” dal provocatorio titolo: “Non sono Stato io” che si terrà sabato prossimo,, 19 novembre con inizio alle ore 9 presso la Biblioteca comunale a Calatafimi-Segesta. Al tavolo dei relatori alcuni testimoni d’eccezione, familiari di vittime di mafia che non hanno ancora avuto giustizia come Vincenzo e Augusta Agostino, genitori di Nino Agostino, ucciso nel 1989 insieme alla moglie Ida; Gianluca Manca, fratello di Attilio, l’urologo ucciso perché, probabilmente, a sua insaputa, aveva curato il boss Bernardo Provenzano; Roberta Gatani, coordinatrice del Movimento “Agende Rosse” e nipote del giudice Paolo Borsellino, ucciso nella strage di via D’Amelio, strage per la quale è in corso il quarto processo a Caltanissetta. Modera l'incontro Simone Vassallo, vice-presidente dell’associazione “Simona Genco”. I lavori saranno aperti dai saluti del sindaco di Calatafimi-Segesta, Vito Sciortino, che ha concesso il patrocinio alla manifestazione, e dalla presidente dell’associazione “Simona Genco” Giuseppina Gassirà. L’associazione “Simona Genco" Onlus si è costituita nel maggio scorso per promuovere iniziative nel campo sociale e culturale, con particolare attenzione alle persone svantaggiate e alla promozione della cultura della legalità. Già attiva, in sinergia con altre realtà associative del territorio trapanese, è stata intitolata alla brillante studentessa ericina Simona Genco, scomparsa in un incidente stradale nel 2012.

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