Le scuse della società Caronte&Tourist per i disagi patiti dai clienti
La società chiarisce la vicenda e preannuncia ricorso
Dopo una giornata estenuante dal punto di vista dei collegamenti marittimi da e per le isole minori, giunge la nota ufficiale con le scuse della società Caronte&Tourist Isole Minori.
“Ci scusiamo con i nostri clienti per il disagio che si sta involontariamente loro arrecando. Stiamo
già adoperandoci al meglio per attenuarlo attraverso corse straordinarie e sostituzioni delle navi
sottoposte al fermo dall’autorità giudiziaria”. Così Caronte &Tourist Isole Minori commenta il nuovo provvedimento eseguito ieri dalla Guardia di Finanza, su cui comunque preannuncia ricorso.
Poi il chiarimento - “Va comunque chiarito che il sequestro di alcune altre unità (tra cui alcune ferme per lavori di manutenzione programmata) è unicamente collegato al valore delle stesse e finalizzato al raggiungimento della cifra prevista nel decreto cautelare dalla Magistratura. Nulla a che vedere, dunque con presunte violazioni delle normative sul trasporto dei passeggeri a mobilità ridotta e/o con tematiche inerenti la regolarità dei mezzi, perfettamente in grado di assolvere alle loro funzioni”.
Già in occasione del primo sequestro, CTIM aveva dichiarato la propria “sorpresa” per il
provvedimento legato al tema PMR richiamato per alcune delle unità: “A suo tempo avevamo
esposto una serie di elementi sia tecnici che giuridici a dimostrazione della insussistenza dei reati
(sostanzialmente gli stessi) anche allora ipotizzati in un procedimento riguardante altro lotto della
medesima gara. In quella sede le nostre tesi erano state ben valutate con la presa d’atto finale che
non c’era alcun pericolo per la sicurezza delle persone e dei passeggeri con mobilità ridotta
(PMR), come del resto certificato dall’ente tecnico che per legge è tenuto a fornire tale
attestazione”.
E infine conclude. “Peraltro, le navi Ulisse, Helga e Bridge sono state di recente dotate di ascensore, bagni per disabili e di tutti gli accessori necessari per garantire non solo il rispetto delle normative sulle PMR, ma per portare le navi ai più alti standard del settore. Per questo ribadiamo l’assoluta legalità e linearità dei nostri comportamenti e siamo fiduciosi - conclude la Società di navigazione - che le navi oggetto del sequestro possano rientrare al più presto in servizio a
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