Le relazioni dei giovani durante le restrizioni tra ostacoli e difficoltà
Le restrizioni legate al coronavirus hanno causato difficoltà a moltissime persone, e sono state particolarmente dure per i più giovani.
Le restrizioni legate al coronavirus hanno causato difficoltà a moltissime persone, e sono state particolarmente dure per i più giovani. Con eventi e possibilità di incontri cancellati, trovare e mantenere relazioni romantiche per i single è stata una vera corsa a ostacoli. Scopriamo allora in che modo i lockdown e il distanziamento sociale hanno influenzato e ostacolato le relazioni per i giovani.
Le relazioni si spostano in linea
Uno dei più lampanti effetti delle restrizioni è stato l’aumento di iscrizioni alle piattaforme di dating online.
Non potendo incontrare altri single in locali e feste, i giovani hanno quindi dedicato le loro energie a conoscere persone interessanti in linea. Consultando le recensioni dei migliori siti di incontri hanno potuto trovare le piattaforme più utilizzate dai loro coetanei, oppure da persone nella loro città o con interessi simili. Un elemento di particolare importanza nella scelta del sito è stata la presenza di una video chat, e la qualità di questo servizio sulle diverse piattaforme. Senza potersi incontrare di persona, infatti, l’unico modo per iniziare a sentirsi più vicini è stato vedersi con il filtro di uno schermo. Tra le tendenze sulle app e piattaforme per appuntamenti si è notato anche l’uso di “regole†sul coronavirus che gli utenti hanno iniziato a condividere con potenziali match. Alcuni riportavano sul loro profilo i comportamenti che si aspettavano durante un eventuale incontro di persona, come distanziamento o uso di mascherine. Molti hanno anche aggiornato la loro bio per far sapere agli altri utenti che sono vaccinati.
Solitudine e salute mentale in declino
Pur trascorrendo più tempo in contatto con i propri cari online, e chiacchierando con altri single sulle piattaforme per incontri, i giovani hanno subito gli effetti negativi della solitudine. Non poter interagire di persona con i coetanei ha creato uno stato di malessere in molti ragazzi, e ha influito negativamente sul loro umore. Un altro fattore negativo è stata la mancanza forzata di contatto fisico con amici, ma anche con partner romantici. Un tocco affettuoso fa sì che il corpo rilasci ormoni come l’ossitocina e la serotonina, che ci fanno provare un senso di benessere immediato. Queste sensazioni piacevoli sono diventate per i ragazzi solo un ricordo, e la loro salute mentale ne ha risentito. Allo stesso tempo, il cattivo umore ha portato molti giovani a isolarsi ancora di più, perdendo la volontà di rimanere in contatto con amici e persone care. In un circolo vizioso, ciò ha accentuato ulteriormente il senso di solitudine già presente.
Paura di rimettersi in gioco di persona
Anche adesso che sembra di poter tirare un sospiro di sollievo, con i numeri di casi positivi in discesa, le conseguenze dei lockdown non sono ancora del tutto sparite. Per alcuni giovani, infatti, un anno e mezzo di interazioni quasi nulle ha causato difficoltà relazionali e un senso di ansia difficile da scacciare. Inizialmente alcuni si sono dichiarati incerti rispetto alle possibilità di contagio, e hanno posticipato la ricerca di nuove relazioni per paura del virus. Molti altri raccontano invece di una crescente fobia sociale, magari già in parte presente prima della pandemia, ma resa ancora più pesante dopo mesi di isolamento. Il problema riguarda anche gli utenti dei siti di incontri, che durante il lockdown hanno provato la frustrazione di non poter uscire con quel single carino con cui si sentivano in chat. Per alcuni ricominciare a vedere persone nuove fa paura, mentre per altri l’esperienza del dating online è stata positiva e non sentono il bisogno di provare altro. Un certo nervosismo di fondo è rimasto quindi per la maggior parte dei giovani, anche quando le restrizioni hanno iniziato a poco a poco a essere rimosse.
FOMO e le occasioni perse
L’altro lato della medaglia è la cosiddetta FOMO (Fear of missing out), o la paura di essere tagliati fuori, perdersi qualcosa di interessante. Soprattutto per i giovani, che sono in una fase cruciale di crescita, il confronto con i coetanei e le interazioni di persona sono un’importante esperienza necessaria per il loro benessere. È stato quindi particolarmente difficile “perdere†un anno e mezzo di occasioni, incontri, nuove amicizie e batticuore. Accanto alla paura di ricominciare a frequentare persone nuove, molti provano quindi una sorta di fretta di recuperare il tempo perso. Questi sentimenti contraddittori possono causare ancora più ansia, rendendo più difficile la ripresa emotiva dopo un periodo già di per sé faticoso.
D’altro lato, tanti ragazzi hanno dichiarato di essere più pronti a una relazione seria, preferita a incontri occasionali e avventure per divertirsi, dopo aver sperimentato sulla pelle la solitudine per mesi.
In conclusione, i giovani hanno di certo risentito delle restrizioni e hanno avuto difficoltà nelle relazioni personali e sentimentali. Le conseguenze a lungo termine sono ancora difficili da prevedere, così come i tempi che saranno necessari per tornare anche emotivamente a una situazione di normalità .
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