Lavoratori precari: chiesta audizione alla V Commissione dell'Ars
Vogliono essere ascoltate. Le lavoratrici del Coordinamento ex articolo 23 del Comune di Valderice sono tornate a chiedere un'audizione al presidente ...
Vogliono essere ascoltate. Le lavoratrici del Coordinamento ex articolo 23 del Comune di Valderice sono tornate a chiedere un'audizione al presidente della V Commissione dell'Ars "Cultura, Formazione e Lavoro", onorevole Marcello Greco, sulla questione stabilizzazione. La richiesta, avanzata nei giorni scorsi, fa seguito ad una prima istanza del 30 gennaio scorso e ad una seconda presentata il 1 marzo alle quali non è stata data alcuna risposta. "Considerato che in più di un’occasione è stata giustamente affrontata la problematica Asu - si legge nel documento a firma di una delle rappresentanti del Coordinamento, Pina Santoro - e che il prossimo 12 marzo sarà analizzata la questione relativa ai lavoratori del fondo nazionale-legge 81/2000, appare opportuno ricordare che esistono anche i lavoratori di cui alla legge regionale 27/2007". Lavoratori, utilizzati da anni in diversi enti locali siciliani, tra cui il Comune di Valderice, che dallo scorso 1 gennaio non godono più della contribuzione a carico della Regione e il cui contratto è stato prorogato fino al 30 aprile prossimo, data entro la quale dovrebbe essere approvato il bilancio regionale. "Senza un adeguato intervento normativo con relativa copertura finanziaria, da prevedere nel redigendo bilancio - sottolineano dal Coordinamento ex articolo 23 - dal 1° maggio saremo disoccupati". I lavoratori non nascondo l'amarezza e lo stato di disagio in cui stanno vivendo, ormai, da mesi. Passata, almeno per il momento, la "vetrina" elettorale, nessuno dei tanti esponenti politici e candidati di tutti gli schieramenti che le lavoratrici hanno incontrato sembra volersi  impegnare a togliere "le castagne dal fuoco" occupandosi della questione. "Spiace non poter nascondere che, constatata la reticenza nell’affrontare l’argomento,  ci si sente costretti a pensare che, forse, l’intenzione è proprio quella di eliminare parte dei precari - conclude Pina Santoro - così da ridurne il numero, e magari si è pensato di iniziare proprio da questi della legge regionale 27/2007. Ovviamente sarebbe gradita idonea smentita (con i fatti)". La società civile attende.
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