Lavoratori ASU in sciopero: ad Erice si riuniranno al Centro "Peppino Impastato"
In tutta la Sicilia coinvolti 5.000 dipendenti che chiedono la stabilizzazione
Un intervento immediato per la stabilizzazione dei lavoratori utilizzati nelle Attività Socialmente Utili (ASU) è stato chiesto, nei giorni scorsi, dai Comuni siciliani al governo nazionale e a quello regionale. Si tratta di circa 5.000 lavoratori introdotti originariamente dal Dlg. 468/97 che prevedeva progetti formativi della durata massima di 12 mesi al termine dei quali, acquisite le necessarie professionalità e formazione in ambito lavorativo, a questo personale doveva essere garantita una stabilità occupazionale. Le attività progettuali invece, con apposite norme, sono state prorogate di anno in anno fino al 31 dicembre prossimo, sempre nell'attesa della stabilizzazione ulteriormente rimarcata da una serie di provvedimenti legislativi tra cui il decreto legislativo 75/2017 oltre che da altrettante leggi regionali intese a recepire la normativa nazionale in materia.
Contestualmente la platea dei lavoratori ASU siciliani, a fronte dei sempre più rigorosi “paletti giuridici” in materia di limitazioni alle assunzioni nella Pubblica Amministrazione, ha progressivamente iniziato a colmare la crescente carenza di personale all’interno degli enti pubblici per garantire l’efficienza dei servizi. Recentemente il legislatore regionale è intervenuto introducendo misure volte a favorire la stabilizzazione dei soggetti ASU ma di fatto i provvedimenti non risultano essere stati messi in atto.
Lo scorso 10 settembre è stato presentato un disegno di legge di iniziativa parlamentare (D.D.L. n° 339) contenente ulteriori misure volte alla stabilizzazione dei lavoratori utilizzati in attivitĂ socialmente utili e finanziati con risorse del bilancio regionale siciliano. Il ddl, assegnato per l'esame alla Commissione V – Cultura, Formazione, Lavoro – per l’esame, ad oggi non è stato ancora trattato. Per questo motivo, a seguito del sit-in di protesta svoltosi a Palermo lo scorso 23 gennaio davanti al l’Assessorato al Lavoro e dato il mancato incontro con l’assessore per discutere le problematiche e il successivo mancato inserimento in Finanziaria regionale di provvedimenti in merito, le sigle sindacali di categoria hanno indetto uno sciopero per il 26, 27 e 28 febbraio.Â
Ne danno notizia i lavoratori in servizio presso il Comune di Erice che hanno aderito alla protesta e hanno ottenuto la disponibilitĂ dell’amministrazione comunale di Erice a poter utilizzare i locali del Centro sociale "Peppino Impastato", nel quartiere San Giuliano, per i tre giorni dell’assemblea e della protesta. La problematica coinvolge oltre 5.000 lavoratori siciliani dislocati in ogni sorta di Ente pubblico.Â
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