Laura Montanti: "Chiarezza su futuro dell'Oncologia al Sant'Antonio Abate"
Il reparto di Oncologia medica dell'ospedale Sant'Antonio Abate di Trapani "è allo stremo". Lo denuncia, con una lettera aperta, Laura Montanti precis...
Il reparto di Oncologia medica dell'ospedale Sant'Antonio Abate di Trapani "è allo stremo". Lo denuncia, con una lettera aperta, Laura Montanti precisando, a piè di comunicato stampa, di farlo in qualità di "cittadina di Erice". La pubblichiamo integralmente. "Il 16 febbraio 2010, BEN CINQUE ANNI FA e più - scrive Montanti - una delegazione di sindaci e di comitati spontanei consegnava al Presidente della Regione, Raffaele Lombardo e all’assessore alla Sanità , Massimo Russo, la petizione popolare con la quale 29.135 cittadini di nove comuni della nostra provincia chiedevano 'che venga prevista ed attivata in tempi brevissimi presso l’Ospedale di Trapani una struttura di radioterapia, anche eventualmente in aggiunta a quella di Mazara del Vallo'. L’iniziativa era stata preceduta da pubblici incontri (Seminario Vescovile, 13/2/2010), seguita da eventi istituzionali (“La sanità che vogliamo”, Comune di Erice 27/5/2010) e da un convulso balletto di atti e corrispondenza (Comune Erice, Asp, Regione, etc.), tutti aventi per oggetto la realizzazione della Radioterapia a Trapani. Il presupposto, dichiarato o sottinteso - prosegue Montanti - di ciascuna di tali azioni era la creazione di un vero e proprio Polo oncologico presso l'ospedale di Erice-Trapani, anche attraverso il potenziamento ed il rilancio dell’Unità operativa di Oncologia medica esistente. Ora a me, cittadina di questo territorio, non importa conoscere data, numeri di protocollo, forma dei timbri della litania di passaggi amministrativi, tecnici, finanziari finora emessi dai vari soggetti competenti (es. varianti urbanistiche, approvazione progetti, fonti finanziarie, etc.). Quello che so, perché mi risulta personalmente e mi risulta dagli appelli accorati e disperati di malati, medici, operatori sanitari, è che oggi, 18 marzo 2015, l’Unità operativa complessa di Oncologia medica dell’ospedale Sant'Antonio Abate è allo stremo. Mi risulta che, di fatto, vi è un solo medico a tentare di offrire un servizio degno di tale nome. A che servirà avere (QUANDO?) la Radioterapia a Trapani se OGGI facciamo morire (di una morte annunciata?) l’attuale presidio di Oncologia medica? La stampa ha voglia e volontà di approfondire l’argomento? Qualcuno ha voglia e volontà di assicurare la sopravvivenza a Trapani dell’Oncologia? “Chi di competenza” adotterà SUBITO decisioni di buon senso (es. trasferimento medici da altri presidi, incarichi a tempo, etc.)?". "Sono - conclude Laura Montanti - tra quei 29.135 cittadini che hanno chiesto, CINQUE ANNI FA E PIU’, la Radioterapia pubblica a Trapani. Ma ho l’impressione che quando (tra 5, 10 o 20 anni?) saranno costruiti il bel palazzotto ed il modernissimo bunker, essi saranno una cattedrale nel desolante deserto e nell’incredibile vuoto che si sta artatamente costruendo intorno all’Unità di Oncologia dell’ospedale di Erice-Trapani. Qualcuno ha voglia e volontà di dire APERTAMENTE a che gioco giochiamo?".
© Riproduzione riservata
Notizie Correlate
Sequestro prodotti ittici irregolari, Nino Castiglione srl: "Non ci riguarda"
Weekend di Scherma al PalaCardella
Finanziato centro stoccaggio rifiuti differenziati
Ristrutturazione ufficio postale, Tranchida chiede mantenimento servizio "postamat"
"All'inferno e ritorno", Piero Terracina racconta Auschwitz
Giornata di studi su pianificazione strategica e fondi strutturali
Piero Terracina, sopravvissuto ad Auschwitz, racconta la Shoah
I più visti
Misiliscemi finalmente avrà la casa comunale
Chiesta la rimozione delle transenne di via Tenente Alberti
Misiliscemi ha finalmente una casa comunale
Piscina di Gibellina. Ciminnisi: "La Regione si attivi per la riapertura dell'impianto"
Valderice ha il suo Piano Regolatore