Palermo – Vanno in onda col Tg della memoria. L’iniziativa è della Fondazione Costa. Nessun adulto al microfono, nessun politico dietro al leggio. Al “Tg della memoria”, in onda simbolicamente dall’Assemblea regionale siciliana, i conduttori sono gli alunni di quinta elementare dell’Istituto comprensivo Villabate 2. Porteranno in scena un telegiornale costruito interamente da loro, senza interventi esterni, in cui cronisti, inviati e presentatori sono tutti bambini.
L’evento, promosso dalla Fondazione Gaetano Costa, è il punto di arrivo di un percorso di educazione alla legalità che ha messo al centro l’ascolto e lo sguardo dei più piccoli. A loro la parola, per raccontare chi ha sacrificato la propria vita per la lotta alla mafia – da Gaetano Costa a Boris Giuliano, da Paolo Giaccone a Giuseppe Tesauro – ma anche per riflettere sul presente: i bisogni del territorio, il ruolo delle istituzioni, i valori da difendere. Durante l’incontro verrà presentato anche il volume “L’antimafia siamo noi – Storie di uomini illustrate dai bambini”, con i disegni e i testi degli alunni, insieme ai contributi delle assistenti sociali e dei professionisti coinvolti nel progetto. Un lavoro corale, nato dall’ascolto e dalla partecipazione, in cui l’antimafia si fa quotidiana e concreta.
“Sono convinto che il futuro dell’antimafia passi dall’educazione dei più piccoli – dice Sergio Russo, presidente della Fondazione Gaetano Costa -. È qui che si concentra il cuore della nostra missione: preparare chi educa alla legalità, restare al passo con una realtà in continuo cambiamento e costruire strumenti pedagogici e sociali davvero aderenti ai bisogni del presente”.
La scelta della sede non è casuale: la Sala Gialla dell’Ars, concessa con il patrocinio del presidente Gaetano Galvagno, è simbolicamente il luogo della legalità in Sicilia. E il fatto che a occuparla siano cento bambini, con la loro voce limpida e diretta, rende tutto ancora più potente.