Trapani – Mentre a Trapani si parla di cambiare volto al porto della città, la banchina di Ronciglio completa da 15 anni, rimane inutilizzabile. A puntare i riflettori sulla vicenda assurda e paradossale è l’imprenditore Gaspare Panfalone. E lo fa nel momento in cui l’impresa portuale Riccardo Sanges & C. di cui è presidente – ha trasferito una nuova gru sulla Ronciglio Sporgente Est per aumentare gli approdi a Trapani e questo “mentre la nuova banchina Ronciglio, resta inutilizzabile” dice l’imprenditore. La nuova gru Gotwald da 100 tonnellate permetterà di ospitare navi commerciali di ogni tipo, decongestionando la banchina Isolella e rendendo il porto più competitivo. “Si tratta di un altro passo cruciale per lo sviluppo del porto di Trapani – dice Panfalone – ma l’entusiasmo per la nuova gru è smorzato dalla mancata attivazione di una infrastruttura fondamentale per il futuro dell’economia del porto, per la nostra attività imprenditoriale e per i nostri lavoratori”.
Sulla vicenda interviene il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti che fa sapere che: “La banchina era priva del parere ambientale necessario per l’esercizio, ma siamo riusciti a risolvere un problema che sembrava irrisolvibile”. Poi l’annuncio: “Entro la prossima settimana, invieremo al Ministero dell’Ambiente la documentazione necessaria per renderla operativa con gli attuali fondali, entro 30 giorni tornerà finalmente in funzione”.
Nel frattempo saranno completate le procedure per garantire il rispetto delle prescrizioni ambientali previste dal parere ottenuto, per l’avvio delle operazioni di dragaggio nelle aree circostanti. Entro 90 giorni l’inizio dei lavori. L’Authority ha rispettato gli impegni assunti riguardo alla sporgente Ronciglio est, consegnando agli operatori una banchina con fondali di circa 10 metri e un canale di accesso adeguato: un intervento che permette di incrementare il numero di approdi disponibili. Per la banchina Ronciglio i lavori di dragaggio rientrano in un progetto più ampio che prevede il salpamento del molo Ronciglio e il dragaggio degli specchi acquei limitrofi”.
Avviate le procedure per concordare con ARPA un iter di monitoraggio ambientale che valuti l’impatto delle varie attività, come rumore e qualità dell’aria, durante l’esecuzione dei lavori. “Consapevole della vicinanza della Riserva naturale – scrive Monti – stiamo adottando un approccio improntato alla massima cautela, per garantire che le attività siano compatibili con la tutela dell’ambiente circostante”.
Risponde Panfalone: “Una notizia che ci riempie di gioia e ci conforta per il futuro della nostra attività imprenditoriale nel porto. Alla stessa maniera veniamo a conoscenza che, i gestori della riserva delle saline non si sono risparmiati azioni di assoluto ostruzionismo alla consegna della nuova banchina Ronciglio alla comunità trapanese. Se da un lato, desideriamo ringraziare l’Autorità Portuale per il lavoro che sta svolgendo; dall’altro, la situazione ci spinge a riflettere sul delicato rapporto tra riserva naturale ed economia della città, chiedendoci se si stiano perseguendo attività di tutela ambientale concreta o mantenendo rendite di posizione e politiche di retroguardia che ostacolano lo sviluppo economico”.
“La soluzione della crisi economica che sta attanagliando la città e quindi lo scoraggiamento di nuove iniziative economiche che hanno al centro il porto ed il turismo della nostra città – dice Panfalone – non possono essere più dimenticate, non si può più prescindere da una politica che al centro ha sviluppo economico del territorio che poi, dovrebbe tradursi in nuovi posti di lavoro e nella generazione di nuova ricchezza. È proprio la creazione di opportunità economiche che rappresenta la vera garanzia contro la mafia e la criminalità, che prosperano dove manca la crescita. Pertanto, anche come dirigente di Sicindustria Trapani, faccio appello affinché si apra al più presto un dibattito pubblico sul rapporto tra l’economia della città e la gestione della riserva, sempre nel rispetto della legalità e dello sviluppo sostenibile del territorio. Non possiamo più procrastinare questa discussione cruciale, che riguarda il futuro di tutti i trapanesi”.