Trapani
La protesta degli studenti dell’istituto “Marino Torre”
Multe a raffica per i motorini lasciati fuori dagli stalli. In aula consiliare le interrogazioni di Lamia e Fileccia. Lettera in redazione: strisce gialle a iosa dove hanno sede i comandi di Carabinieri e Finanza
Rino Giacalone19 Ottobre 2025 - Attualità
  • nauticoAttualità

    Trapani – di Rino Giacalone  – Ad ogni seduta di Consiglio comunale a Trapani, è un fioccare di interrogazioni…sempre dai banchi della minoranza, che non si lascia certo alle spalle le occasioni, ogni momento è buono più che per interrogare l’amministrazione, per attaccarla. E quindi ci sono gli interventi utili solo a poter dire al cittadino di turno che almeno i portavoce della protesta i consiglieri di opposizione sono capaci a farlo, a prescindere se con le interrogazioni vengono date le soluzioni, o se poi quando si votano magari le delibere utili a far qualcosa, le assenze tra i banchi dell’opposizione si fanno notare. Ma nessuno si scandalizzi, è la politica, da sempre.

    Ma tra le tante interrogazioni, una ci ha colpito e almeno in questo caso qualche soluzione è stata prospettata. La questione è relativa agli studenti dell’Istituto Nautico “Marino Torre” (viale Regina Elena, al porto insomma) che di recente sono stati “colpiti” da una raffica di multe per la sosta selvaggia dei loro mezzi a due ruote.

    Più che gli studenti ne hanno risentito le famiglie, costrette a pagare le contravvenzioni, e a sollevare il caso sono stati i consiglieri comunali Nicola Lamia (Fratelli d’Italia) e Tore Fileccia (ex Mpa, ora Futuro).

    Sono stati loro a ricevere messaggi da alcuni genitori e in aula hanno riferito dettagliatamente quello che è successo.

    Il problema è quello che sono pochissimi gli studenti che arrivano a scuola accompagnati dai genitori, pochi quelli che usano i mezzi pubblici, moltissimi quelli “autonomi”, hanno le “microcar” o gli scooter. E a fronte dei numeri di chi arriva scuola diciamo “automunito”, gli stalli per la sosta sono insufficienti. E così sono tanti che lasciano i motorini sull’ampio marciapiede davanti la scuola. Secondo il codice della strada chi lo fa commette una infrazione, con rischio di rimozione del mezzo.
    A quanto pare dopo aver tollerato la cosa in queste prime settimane di avvio di anno scolastico, adesso polizia locale e ausiliari del traffico sono diventati severi.

    Lamia e Fileccia hanno chiesto all’amministrazione di estendere il numero degli stalli per le due ruote e consentire alle microcar di poter sostare negli stalli blu, soste tutte gratis per il genere di mezzi. Anche il rappresentante degli studenti Antonio Bonfiglio per le vie istituzionali ha espresso il malumore dei ragazzi. Ha scritto una pec al Comune ricordando che la problematica della sosta dei mezzi a due ruote o delle microcar non tocca solo il Nautico ma tutti gli istituti superiori della città. Il numero di stalli riservati è insufficiente.

    Antonio Bonfiglio rappresentante d’Istituto

    “Tale mancanza – scrive il rappresentante d’istituto Bonfiglio – costringe molti studenti a parcheggiare i propri mezzi sui marciapiedi o in prossimità degli incroci, incorrendo in sanzioni amministrative e creando inevitabilmente disagi alla circolazione pedonale. È importante evidenziare che per molti studenti tali mezzi rappresentano l’unico modo per raggiungere la scuola e che la situazione attuale, oltre a generare malcontento e penalizzazioni economiche, evidenzia un problema di pianificazione della mobilità giovanile che merita attenzione e un intervento concreto”.

    La richiesta è chiara: “Ampliamento degli stalli dedicati a motocicli e minicar, in particolare nelle aree scolastiche e nelle zone di maggiore afflusso (Viale Regina Elena), conversione di parte dei parcheggi auto in spazi riservati ai veicoli a due e quattro ruote leggere (prevedendo eventualmente un abbonamento mensile riservato alle tipologie di veicoli precedentemente scritti), attivare un confronto con le rappresentanze studentesche e con i dirigenti scolastici, al fine di individuare le zone maggiormente critiche e le possibili soluzioni”.

    A rispondere alle interrogazioni l’assessore Vincenzo Abbruscato

    In aula consiliare a rispondere alle interrogazioni è stato l’assessore Vincenzo Abbruscato. Si è riservato di dare una risposta scritta, ma ha espresso la volontà dell’amministrazione a non rendere ulteriormente critica la situazione. Il consigliere Lamia ha replicato dicendo che in aula attende semmai le risposte del sindaco Tranchida (che pare agli studenti aveva promesso l’allargamento del numero degli stalli, cosa che è stata fatta ma non in modo sufficiente) e del comandante dei Vigili Urbani. Fileccia è stato ancora più critico invitando anche l’amministrazione a richiamare quei pochi ausiliari del traffico che per le strade si ritengono padroni dei destini altrui. Nel caso del Nautico ad uno di questi sarebbe scappato come richiamo l’invito agli studenti “a venire a piedi” a scuola per evitare le multe.
    L’assessore Abbruscato ha poi ricordato che per le microcar, che tolgono posto alle due ruote, è previsto il parcheggio all’impianto multipiano di piazza Ciaccio Montalto, con abbonamento mensile pari a cinque euro. Ora pensare che una famiglia che ha potuto comprare al proprio figlio o figlia la moderna automobilina, non possa permettersi cinque euro al mese per il parcheggio, potrebbe suonare una offesa per chi invece non può permettersi di regalare al figlio o figlia anche un scassata bicicletta.A parte le chiose, indubbiamente c’è una problema mobilità pubblica che ancora in città non si affronta nella giusta maniera. I mezzi pubblici dell’Atm girano ogni giorno quasi vuoti, in una città che si dice essere moderna, per le strade dovrebbero vedersi meno auto se la mobilità urbana potrebbe garantire di risolvere ogni esigenza.

    Intanto riferiamo di una segnalazione arrivata qui in redazione

    Per gli stalli che mancano in viale Regina Elena fa da contraltare la protesta di chi abita nella zona dove hanno sede i comandi dei Carabinieri e della Finanza. Sono stati aumentati i parcheggi delimitati dalle strisce gialle, qui la sosta non è riservata ai residenti ma a chi lavora nei due comandi militari. “Possiamo comprendere – dicono gli abitanti della zona – gli spazi riservati ai mezzi che sono impegnati nei quotidiani servizi, che per questo non finiremo mai di ringraziare, ma riservare il posto anche a chi lavora in questi uffici togliendoli a chi qui abita e a chi ha nelle zone attività lavorative, non ci sembra cosa giusta. Non ci risulta che i dipendenti di altri uffici pubblici ricevano lo stesso trattamento, pensiamo a quelli che lavorano presso Prefettura o Libero Consorzio o ancora a Palazzo D’Alì o all’Asp o ancora all’Inps, per citare gli uffici più vicini a questa zona invasa da stalli riservati (compresa tra piazza San Francesco De Paoli, via Vallona, via Errante, via Nausica) i quali ogni giorno posteggiano negli stalli blu, pagando il dovuto”.

    Ora non vorremmo innescare altre polemiche, ma torniamo a dire che occuparsi meglio di trasporto pubblico potrebbe essere il modo di dare soluzione ad una città troppo ingolfata d’auto.

    "® Riproduzione Riservata" - E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione




  • Altre Notizie
  • Altre Notizie Attualità