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La nascita del Regno d’Italia: il 14 marzo 1861
La proclamazione del Regno d’Italia: l’inizio di una nuova era
Redazione13 Marzo 2025 - Altre Notizie



  • La proclamazione del Regno d’Italia: l’inizio di una nuova era

    Roma – Il 14 marzo 1861, il Parlamento nazionale di Torino approvò il disegno di legge che sancì ufficialmente la proclamazione del Regno d’Italia. Con un articolo unico, si stabilì che Vittorio Emanuele II e i suoi successori avrebbero assunto il titolo di Re d’Italia, segnando il culmine del Risorgimento, il lungo e complesso processo di unificazione nazionale.

    L’unificazione italiana e il ruolo di Torino

    Torino fu la prima capitale del Regno d’Italia e il centro politico delle manovre che portarono alla formazione dello Stato unitario. Dopo anni di guerre, congiure e battaglie, il voto del Parlamento il 14 marzo 1861 fu il passaggio decisivo per la costruzione dell’Italia unita.

    Le tappe fondamentali del Risorgimento

    L’unificazione non fu immediata:

    • 1861: Proclamazione del Regno d’Italia con capitale Torino.
    • 1866: Annessione del Veneto dopo la Terza Guerra d’Indipendenza.
    • 1870: Conquista di Roma, che divenne la capitale definitiva.

    Il significato storico del 14 marzo 1861

    L’approvazione della legge segnò il riconoscimento formale di un’Italia unita, nonostante la presenza di territori ancora da conquistare. La figura di Vittorio Emanuele II, così come il contributo di Giuseppe Garibaldi, Camillo Benso di Cavour e Giuseppe Mazzini, fu determinante per il successo del processo di unificazione.

    Un giorno che ha fatto la storia

    Il 14 marzo 1861 rappresenta un momento storico essenziale per l’Italia. Questa data simboleggia il coronamento degli sforzi risorgimentali e l’inizio di una nuova era politica e sociale. Il Regno d’Italia fu il primo passo verso la costruzione dello Stato moderno, completata con l’annessione di Roma nel 1870.




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