La Myr rivede il progetto per la realizzazione del porto
"La Myr ha rivisto il suo progetto sul porto di Marsala alla luce delle prescrizioni che i tecnici comunali, assieme a quelli della Sovrintendenza e d...
"La Myr ha rivisto il suo progetto sul porto di Marsala alla luce delle prescrizioni che i tecnici comunali, assieme a quelli della Sovrintendenza e di altri Enti regionali, avevano formulato alcuni mesi addietro". A darne notizia, stamane, è stata il sindaco di Marsala, Giulia Adamo, al termine dell'incontro a cui hanno partecipato gli operatori portuali, turistici, commerciali e della pesca, svoltosi in sala Giunta. "La società - ha riferito il primo cittadino - ha attuato una consistente diminuzione dei volumi di costruzione pari al 35 per cento (oltre 30 mila metri cubi di cemento), che avrebbe comportato un non indifferente impatto ambientale in una zona a poche centinaia di metri dal centro storico che, di per sé, è già un centro commerciale naturale". La Myr si sarebbe impegnata anche a procedere all’escavazione dei fondali del bacino portuale, in alcuni punti strategici, non più per la profondità di cinque metri, ma per sette, per consentire l’ingresso e l’ormeggio in porto di navi di dimensioni più consistenti. Erano presenti all'incontro anche l’assessore ai Lavori Pubblici Benny Musillami e i dirigenti Gianfranco D’Orazio - per il settore Grandi Opere - e Luigi Palmeri dell'ufficio tecnico comunale. Gli operatori portuali sono stati interpellati per esprimere il loro parere e formulare eventuali richieste in attesa che a livello regionale l’iter burocratico-amministrativo finalizzato alla realizzazione delle opere faccia il suo corso. “Voglio ribadire – ha sottolineato il sindaco - che da parte nostra non c’era assolutamente volontà di inficiare il progetto privato della Myr, solo che non volevamo che il porto della quinta città della Sicilia diventasse un semplice approdo per le imbarcazioni da diporto. Ben venga dunque anche il porto “privato” purché lo stesso sia inglobato in quello pubblico.“ Aggiunge l’assessore ai Lavori Pubblici Benny Musillami: “Le denunce per la presenza sui fondali della poseidonia sono state strumentali. Da un attento studio eseguito da professionisti del settore geo-marino il problema non sussiste. Esiste, infatti, un sistema di costruzione su palafitte che potrebbe ridurre al minimo indispensabile l’espianto di poseidonia che, comunque, potrà benissimo essere ricollocata nelle vicinanze.” “Ci rammarichiamo - ha concluso Giulia Adamo - perché s’è perso tanto tempo prezioso in diatribe anche giudiziarie quando, al contrario, si sarebbe potuto procedere in sintonia e con più celerità per far rinascere il nostro porto da cui dipende anche lo sviluppo socio-economico della città assieme al turismo. Al riguardo mi preme sottolineare gli inconfutabili risultati ottenuti dalla città che, nei mesi estivi, ha avuto una presenza turistica superiore del 50 per cento rispetto allo stesso periodo del 2012".
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