Palermo
La morte di Francesco Maniaci. Prorogate le indagini preliminari
Maniaci ucciso da un albero precipitato sulla A20, ancora senza risposte
Redazione11 Marzo 2025 - Cronaca



  • Toga avvocato tribunaleCronaca

    Campofelice di Roccella – La mattina del 9 ottobre 2023 un grosso pino precipitò sull’autostrada A20 Messina –  Palermo in località Campofelice di Roccella, uccidendo il 43enne medico di Sant’Agata di Militello Francesco Maniaci.Una tragedia che lasciò tutti attoniti e sgomenti, giungendo tristemente alla ribalta delle cronache nazionali proprio per la sua assurda ed incomprensibile dinamica, ma su cui le risposte tardano ad arrivare.

    La Procura della Repubblica di Termini Imerese ha chiesto la proroga del termine per il compimento delle indagini preliminari.

    La cronaca

    Una tragedia che sconvolse familiari ed amici del giovane e stimato medico, lasciando tutti attoniti e sgomente e giungendo tristemente alla ribalta delle cronache nazionali, proprio per la sua assurda ed incomprensibile dinamica. A quasi un anno e mezzo di distanza non ci sono però risposte e la famiglia dovrà attendere ancora per sapere come siano andate veramente le cose. La Procura della Repubblica di Termini Imerese ha infatti chiesto la proroga di sei mesi del termine per il compimento delle indagini preliminari, in scadenza al 15 febbraio 2025, ritenendone indispensabile la prosecuzione ai fini
    dell’accertamento della verità e nell’interesse della giustizia, vista la complessità della vicenda e la mole di materiale probatorio.

    L’avvocato Massimiliano Fabio, legale della famiglia Maniaci

    «Il protrarsi dei tempi è a parere nostro inspiegabile in presenza di un fatto così evidente nella sua tragicità», commenta l’avvocato Massimiliano Fabio, legale della famiglia Maniaci. «Comprendiamo e condividiamo, con rispetto e fiducia verso gli organi inquirenti, le esigenze di massimo rigore nell’espletamento di ogni attività d’indagine, ma riteniamo anche che la giustizia possa definirsi tale
    solo se esercitata con la giusta tempestività, garantendo le dovute risposte ai cittadini».

    I familiari della vittima

    Gli stessi familiari di Francesco Maniaci esprimono quindi tutta la loro amarezza. «Dopo quasi un anno e mezzo da quel maledetto 9 ottobre 2023 apprendere che la Procura abbia prorogato il termine delle indagini preliminari fa scaturire in noi ancor più indignazione, rabbia e delusione – dice la dottoressa
    Valentina Maniaci, sorella della vittima –. Il dolore per la perdita assurda di Francesco brucia costantemente. Perché il viaggio di mio fratello è stato interrotto? perché nessuna risposta? Non si può rimanere in silenzio, far finta che nulla sia accaduto. Due genitori contro natura hanno seppellito il loro amato figlio, due bimbe hanno atteso inutilmente la sua telefonata come ogni sera, la zia amorevole ha perso il suo sostegno e io non trovo più una parte di me».




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