Trapani – “Durante la seduta del Consiglio Comunale del 31 luglio 2025, si è verificata l’ennesima, desolante rappresentazione dello stato di sfaldamento della maggioranza che sostiene il Sindaco Tranchida”.
La minoranza consiliare ha diffuso il seguente documento:
“Dopo il nostro intervento di replica – in cui sono state smontate con puntualità e dati alla mano le affermazioni contenute nella relazione del Sindaco sugli ultimi due anni di amministrazione – il primo cittadino ha chiesto la parola per concludere il dibattito e replicare.
Tuttavia, in aula erano rimasti al suo fianco soltanto un paio di assessori e tre consiglieri di maggioranza. Il resto dei suoi era letteralmente evaporato, forse stanco della solita litania ripetitiva, degli slogan sempre uguali, delle narrazioni non credibili e, soprattutto, delle offese gratuite rivolte a chiunque non si pieghi al pensiero unico imposto dal Sindaco.
A rendere ancora più evidente – plastica – questa scena imbarazzante è stata la nostra richiesta formale di verifica del numero legale. Un gesto politico chiaro: mostrare a tutti, dentro e fuori dall’aula, che la maggioranza non c’è più. Non nei numeri, non nella coesione, e ormai neppure nella dignità istituzionale. Le forze di opposizione continueranno a svolgere con serietà e determinazione il proprio ruolo, denunciando questo vuoto politico e amministrativo e chiedendo, con sempre maggiore forza, che si torni a parlare di città, di contenuti, di verità.
Trapani non merita il silenzio e l’assenza. Merita una guida che rispetti le istituzioni, i cittadini e la verità dei fatti.”La ricostruzione però è vera fino ad un certo punto, ci permettiamo far notare.
A parte che dei dieci consiglieri di minoranza che hanno diffuso questa nota in aula ce ne erano appena tre, Miceli, Fileccia, Daidone, il sindaco Tranchida a conclusione dell’intervento di Miceli non ha nemmeno provato a chiedere la parola, forse voleva farlo ma non l’ha fatto perchè il consiglieri Miceli ha concluso l’intervento chiedendo la verifica del numero legale.
Prassi anomala poi quella instaurata a Palazzo Cavarretta dove il numero legale è possibile verificare a prescindere se si debba votare o meno. Ieri sera non si doveva votare. Miceli scaltramente ha impedito al sindaco di intervenire ricorrendo a questa prassi. Ma siamo certi che si tratterà di un appuntamento rinviato”.