Trapani
La maldestra idea di soffiare sull’odio [VIDEO]
A Trapani si vota in aula consiliare la cittadinanza onoraria agli equipaggi delle Ong che salvano le vite in mare. In piazza Fratelli d'Italia organizza la protesta. Risponde il sindaco Tranchida
Rino Giacalone29 Gennaio 2025 - Politica
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    Trapani – Il proposito di concedere la cittadinanza onoraria della città di Trapani agli equipaggi delle navi delle Ong, “Jugend Rettet” (più famosa per il nome della nave Juventa sequestrata dalla magistratura nel 2017), “Medici senza Frontiere” e “Save the children”, il sindaco di Trapani lo maturò nell’aprile dell’anno scorso. Nello stesso giorno in cui il gup del Tribunale di Trapani, giudice Samuele Corso, chiudeva con la pronuncia di non luogo a procedere il procedimento, al termine della sua fase preliminare, contro gli equipaggi delle Ong.

    La vicenda giudiziaria

    La vicenda giudiziaria si può così riassumere ai deboli di memoria e a chi è pronto a strumentalizzare pro Governo. Sedici furono gli indagati, finiti sotto inchiesta per la ipotesi di reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina di numerosi soggetti, per fatti risalenti tra il 2016 e il 2017. La cosiddetta indagine sui “taxi del mare”. La stessa Procura a conclusione dell’ultima delle udienze preliminari, aveva chiesto il proscioglimento con la certezza dell’assenza di dolo da parte degli indagati, per i quali inizialmente era stato chiesto il rinvio a giudizio. E rimarcando che i testi che avevano portato al procedimento, all’esito del loro esame dinanzi al gup, si erano dimostrati nella sostanza dei bugiardi. Erano agenti di una società di security e anche un agente dei nostri servizi segreti, infiltrati a bordo delle navi. Personaggi con pochi scrupoli che avevano anche bussato alla porte del leader leghista Salvini, pronti a raccontare in cambio di qualcosa, le “nefandezze” di quei salvataggi in mare. Non c’erano ne scambi ne altro, non c’erano accordi con i trafficanti libici, quelli finiti oggetto dell’indagine erano salvataggi di donne e uomini destinati a morire se non fossero stati presi a bordo e aiutati ad abbandonare barche e gommoni destinati ad affondare.

    Domani il consiglio è chiamato al voto

    Domani, 30 gennaio 2025, la proposta del sindaco Tranchida, nel frattempo messa per iscritto e spiegata in una delibera approvata dalla Giunta a giugno scorso, il Consiglio comunale di Trapani è chiamato a votare la concessione della cittadinanza onoraria a questi equipaggi.Nello stesso momento Fratelli d’Italia ha deciso di promuovere un sit in in piazza, davanti all’antico Palazzo Senatorio, sede del massimo consesso civico, Palazzo Cavarretta, chiamando a raccolta i cittadini per protestare contro le Ong. Una mossa dinanzi alla quale il sindaco Tranchida ha deciso di rispondere, a muso duro. “Ma come – dice Tranchida – appena ieri, lo scorso 27 gennaio, in aula consiliare tutti, maggioranza e minoranza, compreso il gruppo di Fratelli d’Italia, si sono fermati per ricordare la shoah, l’olocausto e condannare quell’odio scatenato da nazisti e fascisti, e subito dopo Fratelli d’Italia chiama la gente in piazza in nome di un nuovo odio, per fomentare ancora odio”. Si coglie bene l’intento, minare la consistenza democratica della maggioranza di Governo cittadino. La Giunta infatti è sostenuta anche dal gruppo civico centrista che è vicino all’assessore regionale Turano, ex Udc e ora appartenente alla Lega. Una scelta che la coalizione di destra non ha mai gradito. E quindi si soffia per provocare il dissenso in aula di questo gruppo politico. “Una vicenda seria, quella dei salvataggi in mare, ma anche dei volontari che se ne occupano, dei tanti volontari, anche trapanesi, che lavorano nei paesi dirimpettai, salvando intere popolazioni creando strutture sanitarie e sociali, che viene buttata in politica per strumentalizzare. Ma sono certo che la maggioranza consiliare non si farà intimidire, ma bisogna prendere atto che quella che si vuole organizzare è una minaccia ad un organo istituzionale”. “La vicenda Salvini (il processo contro il ministro, finito con l’assoluzione ndr) è cosa diversa dalla proposta di cittadinanza onoraria che vogliamo conferire agli equipaggi delle Ong – sottolinea Tranchida – non c’è mai stata connessione, chiesi io alla presidenza del Consiglio comunale di calendare la discussione solo quando il processo si sarebbe concluso, proprio per non creare confusioni. Ma vedo che c’è chi è pronto a farlo. Di contro sono convinto che a questo saprà rispondere la maggioranza del buonsenso”. Alza la voce il sindaco di Trapani: “L’Italia intera condanna l’olocausto, e noi qui a Trapani, contro chi fomenta odio, vogliamo ripartire da questo messaggio, i migranti, che fuggono dai loro paesi, per sfuggire ad altri olocausti, dalla fame, dalle guerre, dalle persecuzioni, e che affrontano il mare col rischio della loro vita, vanno salvati. E’ la storia che appartiene ai trapanesi, ai pescatori trapanesi, nella loro memoria i salvataggi compiuti in mare. Questa è l’identità trapanese, questa è l’identità degli equipaggi delle Ong”. Tranchida rimprovera le autorità internazionali. “Le navi delle Ong vanno per mare, e purtroppo quando viene loro consentito, per rispettare prescrizioni assurde di questo Governo, perché in mare non esiste più alcun controllo internazionale che se ci fosse impedirebbe tanti morti e davvero metterebbe fini ai libici trafficanti di clandestini. Però con i libici questo nostro Governo fa accordi e restituisce i suoi criminali. Fratelli d’Italia vuole condizionare il Consiglio comunale di Trapani, nel frattempo questo è però il partito del Presidente del Consiglio che si fa condizionare dal regime libico”.

    Intanto un corallaio trapanese ha presentato alla città una sua opera, a ricordo dei migranti morti nei naufragi di Lampedusa.

     





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