La Guardia Costiera soccorre 29 passeggeri di una imbarcazione

04 Settembre 2022 10:37, di Laura Spanò

1586

Il mezzo era rimasto impigliato nelle cime di una boa di ormeggio

Intervento della Guardia Costiera di Trapani ieri pomeriggio in soccorso ad una imbarcazione rimasta senza governo in vista del porto.
A essere stati soccorsi sono 29 passeggeri, assistiti e trasportati, in sicurezza, a terra sulla banchina del porto di Trapani dalle motovedette della Guardia Costiera di Trapani CP 770 e CP 2114.
Per fortuna un episodio a lieto fine per una disavventura occorsa nel tardo pomeriggio di ieri all’interno del porto di Trapani, in prossimità dell’ormeggio dei mezzi navali che trasportano turisti e passeggeri per effettuare gite turistiche nell’arcipelago delle Egadi.
Alle ore 18:15 circa, al rientro da una gita turistica, un’imbarcazione con a bordo 29 passeggeri, in prossimità della banchina del porto rimaneva impigliata con le eliche nelle cime della boa di ormeggio presente in mare senza più riuscire a liberarsi.
Ricevuta la chiamata di soccorso, dalla banchina militare della Capitaneria di Porto di Trapani intervenivano subito le motovedette di guardia, CP 2114 e CP 770 e, da terra, il Nostromo del porto che allertava gli ormeggiatori ed i Piloti.
In pochi minuti le due motovedette affiancavano l’unità in difficoltà e, mentre la CP 2114 garantiva la cornice di sicurezza nello specchio acqueo portuale, impedendo il passaggio di altre unità navali che avrebbero potuto creare fastidio con il moto ondoso all’imbarcazione incapace di manovrare, la CP 770 imbarcava 15 passeggeri e coordinava il trasbordo di altri 14 persone su altro gommone privato nel frattempo dirottato in zona per affiancarsi in sicurezza e portare a terra tutte le persone presenti a bordo.
In circa 10 minuti, nonostante le forti raffiche di vento teso di scirocco di circa 15/20 nodi, tutti i passeggeri venivano trasferiti in sicurezza sulla banchina del porto mentre gli ormeggiatori e la motovedetta CP 2114 continuavano ad assistere l’imbarcazione priva di governo e con le cime impigliate nell’elica fino alla definitiva liberazione dell’unità

Intervento della Guardia Costiera di Trapani ieri pomeriggio in soccorso ad una imbarcazione rimasta senza governo in vista del porto.

A essere stati soccorsi sono 29 passeggeri, assistiti e trasportati, in sicurezza, a terra sulla banchina del porto di Trapani dalle motovedette della Guardia Costiera di Trapani CP 770 e CP 2114.

Per fortuna un episodio a lieto fine per una disavventura occorsa nel tardo pomeriggio di ieri all’interno del porto di Trapani, in prossimità dell’ormeggio dei mezzi navali che trasportano turisti e passeggeri per effettuare gite turistiche nell’arcipelago delle Egadi.

Alle ore 18:15 circa, al rientro da una gita turistica, un’imbarcazione con a bordo 29 passeggeri, in prossimità della banchina del porto rimaneva impigliata con le eliche nelle cime della boa di ormeggio presente in mare senza più riuscire a liberarsi.

Ricevuta la chiamata di soccorso, dalla banchina militare della Capitaneria di Porto di Trapani intervenivano subito le motovedette di guardia, CP 2114 e CP 770 e, da terra, il Nostromo del porto che allertava gli ormeggiatori ed i Piloti.

In pochi minuti le due motovedette affiancavano l’unità in difficoltà e, mentre la CP 2114 garantiva la cornice di sicurezza nello specchio acqueo portuale, impedendo il passaggio di altre unità navali che avrebbero potuto creare fastidio con il moto ondoso all’imbarcazione incapace di manovrare, la CP 770 imbarcava 15 passeggeri e coordinava il trasbordo di altri 14 persone su altro gommone privato nel frattempo dirottato in zona per affiancarsi in sicurezza e portare a terra tutte le persone presenti a bordo.

In circa 10 minuti, nonostante le forti raffiche di vento teso di scirocco di circa 15/20 nodi, tutti i passeggeri venivano trasferiti in sicurezza sulla banchina del porto mentre gli ormeggiatori e la motovedetta CP 2114 continuavano ad assistere l’imbarcazione priva di governo e con le cime impigliate nell’elica fino alla definitiva liberazione dell’unità