Trapani
“La culla della vita”, le precisazioni di don Giuseppe Bruccoleri
A Trapani ci sono due culle per la vita attive per salvaguardare la vita del nascituro
Laura Spanò12 Gennaio 2025 - Attualità
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    Trapani – Negli ultimi anni la città di Trapani è stata toccata da due eventi dolorosi che hanno avuto come protagonisti neonati. È vivo ancora il ricordo della giovane studentessa che dopo avere partorito da sola a casa, lanciò il piccolo appena nato dal quinto piano della sua abitazione. Il neonato cadde nel cortile interno del palazzo e fu trovato morto. Poi la storia del piccolo Francesco Alberto, trovato in un sacchetto nelle campagne di Paceco per fortuna ancora vivo. Due episodi che hanno evidenziato la necessità di creare un dispositivo la cosiddetta “culla della vita” che potesse dare la possibilità a tutte le donne di partorire in anonimato. Quella culla esiste dal giugno 2023 nella chiesa di San Pietro. Un’altra è presente anche all’ospedale Sant’Antonio Abate.

    “La vicenda del neonato trovato senza vita nella culla termica di Bari ha riportato in primo piano il tema delle ‘Culle per la vita’- dice don Giuseppe Bruccoleri parroco della chiesa di San Pietro – e abbiamo sentito forse una volta di più l’angoscia e gli interrogativi per questa drammatica notizia”.

    Don Giuseppe in una lunga lettera inviata ai fedeli della Diocesi spiega cos’è la culla per la vita. “Ecco rappresenta un tentativo importante per salvaguardare la vita del nascituro. La donna avrà l’opportunità di lasciare il neonato dentro un dispositivo installato nella Parrocchia di S.Pietro nel centro di Trapani con la garanzia di assoluto anonimato e con la certezza che, grazie a un sofisticato sistema di controllo, in breve tempo il piccolo verrà soccorso da persone e sanitari pronti a prendersene cura”. Don Giuseppe spiega che la manutenzione dell’impianto viene fatta con periodicità trimestrale a spese della parrocchia. “I test prevedono l’attivazione di tutta la procedura che verrebbe messa in atto qualora un bambino venisse affidato alla “Culla per la Vita” con il coinvolgimento del parroco e tre volontari che intervengono nel caso in cui questi fosse impossibilitato o assente; il personale individuato dall’Unità operativa Gestione Emergenza e Urgenza Territoriale; il personale individuato dall’Unità operativa Neonatologia e Terapia Intensiva neonatale del Presidio ospedaliero di Trapani”. Quando la procedura si conclude, il tecnico autorizzato rilascia una dichiarazione che attesta il corretto funzionamento della Culla; tale dichiarazione viene inviata anche all’Asp. L’ultima manutenzione è della culla di S.Pietro èstata effettuata il 28 ottobre 2024. La culla rimane uno strumento validissimo “e rappresenta sempre un monumento di speranza autentica espressione di una comunità accogliente che sa prendersi cura dei più fragili”.




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