Roma – Annullata senza rinvio dalla Corte di Cassazione la sentenza pronunciata dal Tribunale di Marsala, nei confronti dell’ex magistrato Maria Angioni, imputata di diffamazione ai danni dell’Ispettore di polizia giudiziaria Vincenzo Tumbiolo.
La Suprema Corte ha accolto il ricorso proposto dall’avvocato Stefano Giordano e ha disposto la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Monza, territorialmente competente.
L’ex Pm era stata condannata a 4 mesi di reclusione nell’ambito di una vicenda legata all’inchiesta sulla scomparsa (avvenuta il primo settembre 2004) di Denise Pipitone, la bambina di Mazara mai più ritrovata.
Il processo per diffamazione traeva origine dalle dichiarazioni rese dall’Angioni nel maggio 2021 nel corso di un intervento televisivo, in cui aveva lanciato accuse sul lavoro investigativo condotto durante le prime fasi della scomparsa della bimba di 4 anni, di cui era stata titolare del fascicolo.
La Angioni aveva accusato Tumbiolo e altri colleghi di aver commesso errori e omissioni, citando come esempio una perquisizione nell’abitazione di Anna Corona che sarebbe stata effettuata in un indirizzo sbagliato. Tumbiolo, però, non aveva partecipato a quella perquisizione perchè quel giorno era sospeso dal servizio.
L’ex pm aveva chiesto scusa ma era stata processata e condannata.
«La Corte di Cassazione, dimostrando piena indipendenza e serenità di giudizio – commenta l’avvocato Giordano – ha confermato la sussistenza delle violazioni di legge che abbiamo dedotto nel corso di tutto il processo e per avere ritualmente denunciato le quali il sottoscritto è stato fatto oggetto di segnalazione disciplinare da parte del procuratore della Repubblica di Marsala».
Il legale parla anche di «tentativo degli uffici giudiziari di Marsala di trattenere a ogni costo e illegittimamente il processo avanti a sè. E la libertà di espressione nel nostro Paese è salva».