Ipab, via libera al ddl per la liquidazione di quelle inattive, nascerà un albo per il personale
Trapani – Il problema investe un pò tutta la Sicilia, e Trapani non è immune, perchè anche qua sono presenti le Ipab (Istituto pubblico di assistenza e beneficenza), alcune delle quali devono fare i conti con situazioni al limite.
Per tutti ricordiamo quanto è accaduto all’Ipab Residence Marino, incendiato da ignoti, incendio che ha provocato tantissimi danni alla struttura, chiusa ormai da tempo. Si è cercato di rilanciare ma sembra che più che andare avanti gli atti di vandalismo e l’incendio hanno prodotto dieci passi indietro. Poi il palazzo nell’ex Casa della fanciulla in largo Martiri della Libertà nel centro storico di Trapani, edificio di proprietà della Regione abbandonato da molti anni.
L’intervento della Regione con un disegno di legge
Ora interviene la Regione sottolineando che le Ipab (Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza) inattive, che da più di un biennio registrano un deficit economico e che non sono nelle condizioni di espletare i servizi, saranno poste in liquidazione ed estinte. Lo stabilisce il disegno di legge approvato dal governo Schifani, su proposta dell’assessore Nuccia Albano. Il testo prevede inoltre che il personale, assunto a tempo indeterminato a seguito di selezione pubblica o in esecuzione di sentenza del giudice del lavoro passata in giudicato, confluisca in un elenco ad esaurimento istituito dall’assessorato regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro.
La dichiarazione dell’assessore regionale Albano
«Riteniamo strategico e prioritario – dichiara l’assessore Nuccia Albano – intervenire immediatamente sulle Ipab, enti su cui gravano gravi problemi di tipo gestionale e finanziario, che non svolgono più la loro mission istituzionale. Il testo approvato oggi in giunta rappresenta un passo cruciale per affrontare le sfide gestionali e finanziarie di queste istituzioni. Così facendo, da un lato porremo un freno ai numerosi e continui contenziosi promossi dal personale e dai fornitori delle Ipab nei confronti della Regione, che hanno comportato e comportano continue procedure esecutive, dall’altro conteniamo il depauperamento del patrimonio immobiliare, in alcuni casi di notevole pregio, minacciato dalle esecuzioni in corso su istanza dei creditori. Inoltre, i dipendenti, facendo parte di un albo, avranno la possibilità di essere impiegati in progetti ed essere pagati per il lavoro che svolgeranno in altre realtà».
Cosa potranno fare enti locali, distretti socio assistenziali, Asp e associazioni
Gli enti locali, i distretti socio assistenziali, le Asp, gli organismi e le associazioni che ricevono finanziamenti dall’amministrazione regionale, infatti, potranno attingere da tale elenco unico per reclutare personale da destinare alla realizzazione di progetti in ambito socio-sanitario finanziati dalla Regione, con quota parte dello stanziamento previsto dalla legge regionale n. 71 del 1982. Ogni anno l’assessore regionale alla Famiglia stabilirà l’importo del finanziamento dei piani e provvederà alla nomina dei commissari liquidatori per le Ipab, che verranno individuati tra professionisti iscritti agli albi degli avvocati e dei dottori commercialisti.
Ipab (Istituto pubblico di assistenza e beneficenza) ndr